Rc: ”Mercoledì Consiglio comunale voterà atti di indirizzo su incenerimento e rifiuti zero”

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Il Consiglio comunale di Terni si esprimerà sulla inopportunità dell’incenerimento dei rifiuti. I vertici dell’istituzione a metà novembre avevano preso l’impegno di mettere al voto, entro 15 giorni, un atto di indirizzo presentato dal Comitato No Inceneritori e da altre associazioni ambientaliste. L’impegno però non era stato mantenuto e molti cittadini e rappresentanti delle associazioni avevano fortemente protestato e gridato la propria indignazione (qui l’articolo). Rifondazione Comunista aveva replicato poco dopo annunciando di aver presentato, insieme a Italia dei Valori, un atto di indirizzo analogo a quello delle associazioni (qui l’articolo). Ora la stessa Rc fa sapere che il documento in questione verrà discusso nella prossima seduta del Consiglio e sarà votato anche uno per impegnare l’amministrazione ad adottare la strategia “rifiuti zero”.

Questo il comunicato di Rifondazione Comunista Terni:

“Nella seduta di mercoledì 12 dicembre del Consiglio comunale, verrà discusso e votato l’ordine del giorno presentato dal Partito della Rifondazione Comunista che, recuperando le istanze avanzate dai cittadini, dal Comitato No Inceneritori e da varie associazioni, sancisce l’inopportunità della riaccensione dell’impianto Terni ENA (ora Aria) di Acea a Maratta, chiedendo su questo un responsabile pronunciamento politico di Sindaco e Giunta.

Verrà inoltre discusso e votato, l’Atto di Indirizzo, presentato da Rifondazione stessa, che impegna l’amministrazione nella strategia ‘rifiuti zero’: un ulteriore passaggio senza il quale sarebbe impossibile dotare il piano di quella efficacia, degli strumenti e di quegli obiettivi, (quali il volume della raccolta differenziata al 65% alla fine del 2014, come indicato dalla Regione, fino al risultato di finale di annullare i rifiuti nel 2020), necessari a garantire la riduzione dei rifiuti a monte come input indispensabile per rendere pienamente virtuoso il ciclo.

Il nostro sforzo si svilupperà affinché le legittime richieste della cittadinanza trovino accoglimento con un confronto serio ed efficace in seno al consiglio comunale. La volontà di non adoperarsi per rispondere al crescente malessere sociale non potrà vederci certo disponibili. Siamo consapevoli che la credibilità della politica e della funzione istituzionale possa consolidarsi solo ed esclusivamente attraverso la capacità di aprire la dialettica istituzionale alle istanze sociali”.

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  • paolo collodi

    Personalmente ritengo che le questioni da approfondire, limitatamente alle necessarie battaglie dei comitati contro gli inceneritori alle quali fa riferimento anche il comunicato di Rifondazione comunista, siano principalmente due:

    1. che fine fanno oggi i materiali che i cittadini più attivi e civili conferiscono nei cassonetti del differenziato? In questi giorni che la giunta di Terni sembra spingere sulla raccolta differenziata ed è concentrata sull’argomento, è possibile conoscere a quali ditte di recupero viene consegnato il materiale raccolto? Ed è vero quanto riportato confidenzialmente da alcuni soggetti impegnati nel settore che una quota importante dei materiali differenziati dai cittadini, per risparmiare sui costi di trasporto, viene rimescolata ed occultamente portata in discarica, incrementando comunque i costi della stessa?

    2. come prevede di muoversi la Giunta nei confronti dei lavoratori impiegati nelle strutture che verrebbero chiuse e che perciò si ritroverebbero, per cause esterne, in esubero? E’ la cassa integrazione l’unica soluzione prevista dalla politica? Oppure, per consentire ai nostri concittadini di mantenere integralmente il proprio salario e la propria attività quotidiana, può essere previsto un piano per incentivare la struttura multiregionale per la quale lavorano a mutare, limitatamente al nostro territorio, la propria “mission”?

    Sarebbe utile se Ternioggi.it potesse realizzare un’inchiesta, o alcune interviste, su questi argomenti.