“La stampa locale è distorta e corrotta”. Il durissimo giudizio non proviene da un partito antisistema e nemmeno da un esponente di opposizione. E’ il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, a puntare il dito contro i giornalisti locali. Lo riferisce questa mattina Andrea Giuli del Giornale dell’Umbria.
Le pesanti accuse sono state lanciate mercoledì scorso durante un assemblea comunale del Pd mentre ieri lo stesso sindaco ha spiegato a Giuli il significato delle proprie parole: “La stampa è corrotta non nel senso di pagata, ma nel senso di viziata dal potere. Esageratamente dedita ad amplificare i vizi e le dinamiche, anche più discutibili, di noi classe politica. Siete, insomma, l’altra faccia, in peggio, della medaglia del potere politico e delle sue beghe. Siete troppo presenti nelle stanze del palazzo, così come fa la stampa nazionale a Montecitorio, mettete in rilievo e snaturate le più piccole dinamiche, le polemiche più basse, mentre non date la giusta importanza ai fatti e alle notizie che interessano la cittadinanza, le cose buone fatte da questa amministrazione per i ternani, le opere, le classifiche nazionali che vedono Terni in buona posizione, sull’ambiente e su altro. Tutto ciò viene sminuito o del tutto trascurato dai giornali. Che, invece, danno eccessiva risonanza alle cose più minime e basse del dibattito di palazzo, nelle quali metto anche me stesso. Ecco cosa intendevo parlando di stampa corrotta”.
E’ quindi bastato che i giornali locali riportassero la cronaca di un incontro dei vertici del centrosinistra in cui il sindaco Di Girolamo ha minacciato le dimissioni per difendere il posto da vicepresidente del Consiglio di Tallarico (qui l’articolo) per mandare su tutte le furie lo stesso primo cittadino.
Non stupisce che abbia parlato di “stampa” e non di un più generico “media” visto che il primo cittadino può contare su una radio locale (e di riflesso su una televisione) che è diretta emanazione del suo movimento politico “Terni CittAperta” e che proprio per questo riceve un cospicuo finanziamento pubblico (qui l’articolo). Nonostante ciò, sorprende comunque l’uscita del sindaco visto che, come ben sanno i più attenti lettori di giornali locali, non pochi redattori ternani sono politicamente affini al primo cittadino. Si tratta quindi di uno sfogo che mette in luce la grande difficoltà politica che vive il sindaco, il cui disagio nei confronti di una maggioranza eterogenea è sempre più evidente. Un intervento che sembra dettato proprio dalla frustrazione, un po’ come un allenatore di calcio che, scontento della prestazione dei suoi giocatori, da del cornuto all’arbitro o se la prende con la tribuna stampa.
E’ però anche un intervento che la dice lunga sul concetto che molti politici hanno del giornalismo: è accettato quando scodinzolante, genuflesso, schierato dalla propria parte. E’ corrotto quando pubblica notizie vere ma non gradite.
Il sindaco ha spiegato le sue accuse: https://ternioggi.it/sindaco-precisa-sue-accuse-a-giornalisti-non-e-giudizio-etico-ma-invito-a-non-fare-pettegolezzi
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