Sindaco Di Girolamo: ”Nessuna tensione in Giunta. Stima e riconoscenza al direttore generale”

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Al sindaco non è andato giù un articolo uscito domenica scorsa sul Giornale dell’Umbria in cui venivano riferite delle tensioni tra i membri della Giunta che sarebbero nate per alcune decisioni da prendere in merito alla macchina organizzativa comunale. Per l’autore dell’articolo, Andrea Giuli, oggetto del contendere sarebbe stato l’assegnazione di 4-5 nuove posizioni organizzative.

“Leggo, con un certo stupore,  che un normale  confronto in Giunta – dichiara Di Girolamo – trova posto come prima notizia del giorno nella cronaca locale, addirittura con un giorno di ritardo sul presunto avvenimento. Discutere – continua il sindaco – vuol dire mettere a confronto idee e valutazioni diverse per approfondire le questioni e trovare poi le soluzioni che sembrano migliori e più condivise. E’ quello che si fa in una qualsiasi organizzazione democratica. Solo nei regimi o nelle strutture monocratiche c’è uno solo che decide. La mia giunta discute in maniera libera, aperta, mai personalistica, e trova poi l’unità. Tanto è vero che in tre anni una sola volta una delibera non è stata votata all’unanimità. Non credo siano molte le amministrazioni italiane che vedano un così alto grado di unità e fiducia reciproca. Per questo ricostruzioni fantasiose fanno sorridere, se di mezzo non ci fosse la corretta comunicazione ai cittadini, che rappresenta un valore inderogabile”.

Di Girolamo continua fornendo la sua versione dei fatti: “Nella seduta, che ha destato tanta curiosità, l’esecutivo da me presieduto si è confrontato su alcune operazione tese al rafforzamento della macchina organizzativa, anche attraverso l’individuazione di alcune figure che sono chiamate ad assumersi responsabilità non più procrastinabili e che da tempo l’Amministrazione Comunale, nel suo complesso, sa che occorre decidere. Non è un caso che la proposta che è stata portata in giunta ricalca fedelmente l’atto di indirizzo che lo stesso esecutivo ha approvato in merito alla organizzazione della macchina comunale. Anche le organizzazioni sindacali, ad una prima chiusura, nelle trattative seguenti hanno dichiarato la loro disponibilità ad approfondire la questione”.

Di Girolamo affronta poi le polemiche nate intorno alla carica di direttore generale Aldo Tarquini, che essendo andato in pensione, per alcuni consiglieri non avrebbe i requisiti per continuare a ricoprire tale incarico. Tale carica sarebbe inoltre giudicata rinunciabile dagli stessi consiglieri per risparmiare soldi pubblici.  “Quanto alla questione  del direttore generale – afferma il sindaco – che ossessiona il consigliere Orsini, vorrei ricordare in primo luogo che la scelta o meno di dotarsi di una figura di questo tipo per governare meglio l’amministrazione è nella esclusiva potestà del sindaco, che la grandissima parte dei comuni umbri e di quelli italiani possiede tale figura senza che vi siano polemiche artificiose e forzate, che una funzione del genere è tanto più necessaria in una fase come questa in cui alle grandi difficoltà indotte dalla crisi si sommano le conseguenze indotte dalle scelte di rigore e risparmio fatte dall’amministrazione comunale con il blocco del turn-over e la necessità quindi di rimodellare ed efficientare gli uffici in maniera continua. In questo contesto il contributo dato dal direttore generale, che gode della mia stima e della mia riconoscenza oggi più di ieri, è stato decisivo sia per la realizzazione di importanti progetti (dall’intervento di Corso del Popolo e del nuovo palazzo degli uffici al radicale rinnovamento dell’assetto logistico) che per raggiungere quegli obiettivi di bilancio che ci consentono di realizzare il programma politico ed amministrativo che gli elettori hanno condiviso”.

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