Giorgio Ruello si aggiudica il derby con Gianluca Cruccas e vince l’ultima tappa del Salaria Tennis Tour, circuito che ha visto il suo epilogo proprio sui campi in terra rossa del Tennis Club Terni. Quella di Terni era la decima e, appunto, ultima tappa del circuito che però vivrà un’importante appendice nel Master Finale in programma al Tennis Club Rieti dal 9 al 19 ottobre.
Erano 94 i tennisti partecipanti (divisi tra tabellone principale e di qualificazioni) e, al termine di una settimana di partite tiratissime, è stato il giovane talento del Tennis Club Terni ad aggiudicarsi il torneo. Giorgio Ruello, già campione regionale di 3° categoria, ha letteralmente dominato il derby con l’altro ternano Gianluca Cruccas. Una finale senza storia che Ruello ha condotto senza esitazioni sia nel primo che nel secondo set, chiudendo il match con un secco 6-1 6-0.
Il 40enne Cruccas ha pagato dazio alla stanchezza e alla maggior freschezza del rivale, soprattutto dopo le fatiche in semifinale, dove il primo set tiratissimo contro Scardaoni si era risolto solo al tie-break, e il secondo set si era chiuso con un 6-2 comunque ben giocato da entrambi. Anche Ruello in semifinale era dovuto ricorrere al tie-break nel primo set per mettersi in vantaggio su Pascolini, prima di chiudere i conti con un altro 6-0 nella seconda partita. Nella finale del tabellone di 4° categoria tra Massimo Braghiroli (4-6 6-4 6-1 in semifinale a Trippetti) ed Enrico Pernini (7-5 7-5 a Battaglioli) vittoria del secondo in tre set: 6-1 4-6 7-6.
Spazio ora al Master a cui prenderanno parte i migliori sedici della classifica generale per la 3° categoria e i migliori quattro per quanto riguarda il tabellone di 4° categoria. Obbligatorio, aver preso parte ad almeno tre tappe del circuito. Presenti alle premiazioni al termine della finale che si è disputata domenica mattina al Tennis Club Terni: Fabio Moscatelli, vice-presidente FIT Umbria, Giampiero Ruello delegato FIT Terni, Carlo Aimone sponsor del Salaria Tour, il giudice arbitro Carlo Aloisi e l’arbitro di sedia Vincenzo Puglisi.