Il corso di formazione per giornalisti (ma c’erano anche diversi uditori esterni) organizzato dall’Ussi Umbria è stata anche l’occasione per incontrare tre personaggi di spessore del mondo calcistico italiano. Fra i tanti discorsi tematici e le questioni prettamente tecniche, c’è stato spazio anche per viaggiare sul filo dei ricordi. Molti dei quali, inevitabilmente, dipinti anche di rossoverde.
Per Massimo Ciaccolini, segretario della Lega Dilettanti e ternano doc che la Ternana l’ha seguita a lungo come giornalista per il quotidiano “La Nazione” è stata una sorta di ritorno a casa; Federico Cherubini, oggi ds delle giovanili della Juventus di Ternana vorrebbe parlare ma non può, perchè il club bianconero non autorizza i suoi tesserati che partecipano a questo tipo di eventi a rilasciare interviste. Fra gli aneddoti che circolano durante la mattinata però ce n’è uno secondo il quale a “Vinovo”, il centro sportivo della Juventus, la Ternana sarebbe spesso evocata, non foss’altro perchè l’attuale tecnico dei Giovanissimi Regionali bianconeri è un ex sempre amato che Terni ce l’ha nel cuore, Corrado Grabbi. Cherubini sorride, non parla e fa spallucce.
Mario Beretta, attuale responsabile del settore giovanile del Cagliari, invece a Terni c’è stato dal 2002 al 2004. Due anni appena, che però gli sono bastati per lasciare in città una fetta di cuore: “Sono stati due anni bellissimi, sia a livello professionale, visto che io ero anche esordiente in serie B – racconta- che a livello umano, visto che nel 2002 nacque mio figlio, quindi avrò sempre un ricordo positivo. Per me l’esordio in B in una piazza come Terni è stato un impatto emozionale molto forte, ma ci siamo divertiti molto. La Ternana attuale? Ha passato momenti di difficoltà, ma credo che adesso stia facendo un percorso positivo: l’importante è mantenere la categoria perchè la B è un torneo difficile”.
Sui giovani della Ternana non si sbilancia (“li conosco poco, sono arrivato quest’anno”, dice), così come non parla dell’affare-Avenatti, con la trattativa sfumata in estate (“non è compito mio occuparmi della prima squadra”), ma la sua connessione con la Ternana è sempre molto forte: “Conosco bene Coppola, ce l’ho avuto a Siena, vedo che sta facendo una bella stagione e mi fa piacere, poi credo che la squadra abbia un attaccante di grande livello come Ceravolo”, sottolinea. E Coppola fra l’altro, è venuto a far visita al suo ex tecnico nella pausa caffè dell’incontro di Palazzo Gazzoli: “Complimenti per il rigore che hai preso”, scherza il tecnico. “Grazie mister, per me è raro subire un fallo da rigore”, chiosa il centrocampista.
Ben altri sono ovviamente gli obiettivi del suo Cagliari, lanciatissimo verso la serie A: “Spero davvero riusciremo a centrarla – spiega – darebbe una grande spinta anche al settore giovanile e ovviamente legittimerebbe ancora di più il lavoro di questa società”. Poi spiega: “Passare dalla panchina delle prime squadre alla direzione di un settore giovanile per me è stata una scelta di vita, perchè ero un pò stanco di allenare, non mi riconoscevo più in certe cose, volevo tornare a lavorare coi giovani. Farlo a Cagliari, con un vivaio da ricostruire, in una realtà importante ma anche isolata dal resto del Paese, è stata una sfida. Che devo dire, stiamo vincendo. Con il presidente Giulini c’è piena identità di vedute e ho potuto portare le mie idee: era questo ciò che volevo, non potevo chiedere di meglio”.