Ternana ok col Pordenone, ma Panucci attacca tutti: “Così non va, servono rinforzi, vorrei dirlo al presidente…”

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Ternana-Pordenone 2-0 dts

TERNANA (4-3-1-2): Mazzoni 6; Zanon  6.5 Valjent 6 Cason 6 Sernicola 6; Tascone  6 (19’st Zampa 6) Petriccione 6.5 Palumbo 6; Battista 6.5 (25’st Palombi 7); La Gumina 7 Dugandzic 5.5  (5’sts Russini sv) A disp: Sala, Gava, Surraco, Masi, Coppola,  Avenatti, Flavioni, Lo Porto. All. Panucci 6

PORDENONE (4-2-3-1): Tomei 6.5; Pellegrini 6 Stefani  6 Ingegneri  6 Semenzato 6; Buratto 5.5  Burrai 5.5;  Suciu 5 (23’st Broh sv) Berrettoni  6 (40′ st Cattaneo) Pietribiasi  6  (12’st Azzi 5); Arma 5. A disp: D’Arziè, Parodi, Zavan, Salamon,  Martignago  All. Tedino 6

ARBITRO: Martinelli di Roma 2 (assistenti: Grossi-Gori IV Uomo De Remigis)

MARCATORI: 14’pts Palombi, 14’sts La Gumina

NOTE: Serata fresca, terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori 1500 circa. Ammoniti: Calci d’angolo 4-3. Ammoniti: Palumbo (T), Burrai (P), Semenzato (P),Petriccione (T), Cattaneo (P). Recupero: 0′ pt  3’st, 0’pts, 1’sts

Ternana PordenoneLa Ternana vince e avanza in Coppa Italia: 2-0 al Pordenone, dopo i tempi supplementari e sabato sera giocherà il terzo turno a Cesena. Primo tempo a tutto gas, con un palo centrato da La Gumina e tante occasioni, secondo tempo fiacco, con un gol mangiato dallo stesso attaccante rosanero e poi le reti nei supplementari, quella del baby Palombi servito al limite dell’area da La Gumina, con l’ex Lazio che si gira e segna al volo e quella prima del fischio finale del migliore in campo – appunto l’ex Palermo – bravo a finalizzare una bella giocata di Russini dopo una fuga sulla destra.

Ma la notizia è il clamoroso sfogo a fine partita del tecnico Panucci riassumibile in pochi chiari concetti: “Servono giocatori, altrimenti si soffre, con questa squadra non si può fare meglio dei 53 punti dell’anno scorso come mi è stato chiesto”; “Chouchoumis aveva avuto il mio benestare e rientrava nei parametri, quindi non so perchè non è stato preso”; “Non ho mai parlato col presidente e vorrei dire a lui tutte queste cose”; “Mi rapporto solo con Larini, che è bravissimo ma non col presidente, se non vuole parlare con me sarebbe il primo caso in Italia di presidente che non parla con l’allenatore”.

Uno sfogo pesantissimo: “Se è cambiato qualcosa – spiega –  mi piacerebbe che il presidente me lo dicesse e troveremo l’accordo su tutto. Ci sono delle cose da mettere a posto qua, perchè io ci metto la faccia ed è bene che il presidente lo sappia e se ne renda conto. Questa è una squadra che se non si rinforza,  è destinata sempre a soffrire nel campionato di B. Se ce ne rendiamo conto bene, se è cambiato qualcosa dobbiamo parlarne. Non mollo la Ternana però mi piacerebbe che chi gestisce la Ternana ascolti pure noi. Nei giorni scorsi avevo anche pensato di abbandonare, ma siccome so che facendo determinate cose si possono ottenere grandi risultati ho deciso di restare. Io non mi dimetto di sicuro, ma  sono a disposizione del presidente. Se l’idea iniziale è cambiata me lo dicano e un accordo lo troviamo, possono pure mandarmi via”.

E ancora: “A me non va bene il modo con cui comunichiamo in società, non il mercato, perchè questo ormai anche in B si fa negli ultimi dieci giorni. Se io chiedo un collaboratore in più sul campo lo faccio solo per il bene della Ternana, non certo perchè voglio rompere le scatole. Falletti e Furlan, che sono infortunati, con chi si allenano se il preparatore è con me? Mi piacerebbe parlare con il presidente, spiegargli tante cose, ma solo con lui: non ho intenzione di farlo con altri. A me non piace come fa calcio il direttore generale, che però mantiene la sua linea, ma fare calcio è un altra cosa: io con lui non riesco a parlare di calcio e quando lo faccio mi innervosisco perché non mi piacciono i suoi modi”.

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