Astor Piazzolla accarezza il suo bandoneon, una musica triste e malinconica si sprigiona lacerando l’aria. E’ una musica che comprime i sentimenti tra le pieghe dello strumento e poi le libera con un tocco tenero e timoroso, come lacrime furtive che sgorgano dagli occhi improvvise.
A Piazzolla va il merito di aver trovato il giusto equilibrio tra il tango classico e quello moderno, senza rimanere intrappolato nel solco della tradizione. Odiato dagli argentini che solo pochi anni prima della sua morte, avvenuta nel 1992, gli riapriranno le braccia con un gesto tardivo, falso e imbarazzato, amò la contaminazione della musica come e quanto la sua terra natia, seguendo fino al suo ultimo anelito di vita creativo la sua idea del Tango. Quello che tutti chiamarono poi, Nuevo Tango.
Domenica 11 gennaio alle 17.30 presso l’Auditorium Gazzoli di Terni, Araba Fenice apre il 2015 con un concerto completamente alla struggente storia del Tango classico Argentino da Gardel, passando per D’Arienzo, Galliano fino al Nuovo Tango di Piazzolla.
Ospiti un trio ligure composto dal fisarmonicista Gianluca Campi, già Campione del Mondo dello strumento, Andrea Cardinale al violino e Alessandro Magnasco al pianoforte. Il “Trio Magnasco” in attività da oltre cinque anni ha eseguito concerti per le più importanti associazioni musicali italiane distinguendosi soprattutto per l’affiatamento e le ricercatezze nella dinamica degli strumenti e per l’interpretazione dei grandi compositori del ventesimo secolo. Il gruppo ha effettuato prime esecuzioni di lavori di compositori contemporanei e ripresentazioni di opere meno note del ‘900, incidendo vari CD per la DRC – Dryno Record Company.
Il programma che verrà presentato questa domenica al Gazzoli, possiede in se tutte le caratteristiche appassionanti del Tango, attraverso la voce per antonomasia del tango classico di Carlos Gardel con il brano “Por una Cabeza”, seguito da Milonga de mis amores di Juan D’Arienzo, straordinario violinista e compositore argentino, il quale dichierava: ” Dal mio punto di vista, il tango è soprattutto ritmo, nerbo, forza e carattere.”.
A seguire il “Tango pour Claude” di Richard Galliano fisarmonicista di orgine italiana, ma nato a Cannes in Francia, considerato uno dei più grandi, se non il più grande dei maestri della fisarmonica jazz dei nostri tempi.
E poi una lunga sequenza di brani del più importante compositore che l’Argentina abbia partorito, insieme ad Alberto Ginastera, ovvero quell’Astor Piazzolla così tanto amato che ha lasciato una traccia indelebile nella musica dedicata a questo genere. Il Trio Magnasco di Piazzolla eseguirà: la Milonga in re magg., l’Invierno Porteño, Tanti anni Prima, Michelangelo ‘70, Chiquilin de Bachin, Milonga de la Anunciacion, Soledad ed infine il celeberrimo Libertango.