E’ di nuovo polemica sulla Festa dell’Unità di Terni. Ed è ancora l’esponente di Confimpresa Umbria, Francesco Bartoli, ad accenderla. Quest’anno la contestazione è arrivata in ritardo rispetto agli scorsi anni ma è feroce tanto quanto quelle delle scorse edizioni. Bartoli accusa il Partito democratico ed il Comune di Terni di violare o aggirare diverse norme. Il Pd in particolare è accusato di non pagare la Tosap (la tassa di occupazione del suolo pubblico) attraverso alcuni escamotage, il Comune è accusato di consentire al Pd tale violazione. Bartoli denuncia poi dei dubbi sulla regolarità fiscale degli scontrini emessi dagli stand direttamente gestiti dal Pd, solleva altri dubbi sulla regolarità di quanto venduto in alcuni stand e chiede infine spiegazioni sulla natura della Festa dell’Unità stessa: se ha scopo di lucro (come prevede lo Statuto del Pd) non potrebbe essere riconosciuta dal Comune di Terni come “sagra”.
Questo il comunicato integrale di Francesco Bartoli:
“Come volevasi dimostrare il nostro caro Ing. Delli Guanti, segretario comunale del Partito Democratico, ha completamente ignorato la nostra richiesta di devolvere gli incassi della Festa dell’unità a favore della causa che vede protagonisti i lavoratori delle acciaierie di Terni. Ne tanto meno sembra intenzionato a promuovere un confronto pubblico per attestare la regolarità amministrativa della Festa dell’Unità. Ecco che allora prenderanno corpo le nostre azioni a tutela dei cittadini e degli operatori economici di Terni, contro quello che di fatto è un doping amministrativo che viene posto in essere dal Comune di Terni.
Si avete capito bene, il Comune di Terni è dopato, come quei corridori che arrivano facilmente alla vittoria facendo uso di medicinali ed altre diavolerie chimiche che si iniettano nel corpo per arrivare primi barando sui concorrenti che invece concorrono rispettando le regole.
Il Comune di Terni è dopato perché favorisce a sua completa discrezione enti, imprese e chi è benvoluto da quel cerchio magico che da anni amministra la nostra città. La festa dell’Unità è un fulgido esempio di questo doping amministrativo, in parte ormai noto ed acclarato, in parte ancora da definire nei suoi contorni a causa della totale assenza di trasparenza nei procedimenti amministrativi che ne sono conseguenti.
Gli anni scorsi di fatto il Partito Democratico sub-appaltava la gestione della festa alla soc Eventi srl, una sorta di interposizione fittizia con la stessa società che ha “vinto” il bando della notte bianca. In questo modo, come abbiamo denunciato lo scorso anno, si eludevano una serie di norme da quelle che regolano la deducibilità dell’Iva, e delle tasse di occupazione di suolo pubblico, a quelle del regolamento comunale che impediscono finalità di lucro per tali iniziative, e che invece sono di prassi se ad operare è una società di capitali privata. Inoltre sempre lo scorso anno il Partito Democratico utilizzava due soggetti diversi per presentare due domande di due distinte sagre che poi in realtà erano una unica grande sagra abusiva visto che durava più dei 10 giorni max consentiti dai regolamenti in vigore.
Quest’anno sono cambiate un po di cose: la sagra è una sola e rispetta i dieci giorni max di durata (quindi caro Delli Guanti avevo ragione io lo scorso anno e se tu vivevi al tempo degli indiani d’america avrebbero detto che avevi la lingua biforcuta!) e ad acquistare la merce non è più la Eventi srl ma il Partito Democratico. Quindi verrebbe da pensare che il Pd ha dato ragione a Bartoli su tutta la linea e si è adeguato alle normative, invece il tempo ci ha insegnato a diffidare di chi fin qui ha dimostrato che l’elusione delle norme era la prassi (parole testuali del segretario comunale Delli Guanti) e quindi noi vogliamo pensar male.
Ci chiediamo: e se questo cambio di strategia non fosse invece una sorta di gioco delle tre carte per non ottemperare ad uno dei principali e più onerosi obblighi che hanno gli organizzatori della festa? Se un cittadino o un commerciante chiede l’occupazione di suolo pubblico presentata una regolare domanda ha due opzioni per regolarizzare il pagamento della relativa tassa:
A) pagare tutto in un’unica soluzione anticipata con uno sconto
B) chiedere la rateizzazione dell’importo in più rate .
Se il cittadino opta per la seconda opzione e poi non dovesse pagare anche una sola rata l’anno successivo si troverebbe nell’impossibilità di ottenere di nuovo l’occupazione del suolo pubblico a meno che non regolarizzi il pagamento delle rate scadute ed insolute. E allora ci domandiamo: non sarà mica che il Partito Democratico ha ancora dei debiti relativi alle precedenti edizioni della festa ed ogni anno cambia soggetto giuridico per richiedere l‘occupazione del suolo pubblico ritardando o peggio omettendo il pagamento delle rate scadute delle edizioni precedenti? Se così fosse considerando che è pacifico che dietro alla Festa Democratica o dell’unità c’è sempre un solo ed unico soggetto, il Partito Democratico di Terni, questa prassi sarebbe una chiara elisione della normativa a danno delle casse comunali , ed i soggetti nonché i funzionari e i dirigenti preposti al rilascio delle autorizzazioni ne sarebbero conniventi o dovrebbero ammettere la loro incapacità a gestire un ufficio preposto ad incassare tributi per conto del Comune.
Allora vorremo rivolgere una serie di domande al Sindaco , al Segretario del Partito Democratico Delli Guanti, all’assessore al Bilancio Dott.Vittorio Piacenti D’Ubaldi e a quello della polizia municipale Avv. Falchetti Ballerani Cristhia, nella speranza che i nuovi assessori da poco nominati si discostino dalla prassi fin qui avuta dal Sindaco e dal suo prode scudiero Delli Guanti di non rispondere alle domande dei cittadini, confido nella loro deontologia professionale (essendo l’uno un commercialista e l’altra un avvocato) e nella sicurezza che non potrebbero avallare un chiaro esempio di elusione delle norme rispondendo pubblicamente ai seguenti quesiti:
1) Corrisponde al vero la notizia che il Partito Democratico, o società all’uopo incaricate dallo stesso, devono ancora pagare degli importi relativi alla tassa di occupazione del suolo pubblico riferita alle precedenti edizioni della Festa democratica?
2) Corrisponde al vero la notizia che la Soc Eventi srl che ha gestito la Festa democratica dello scorso anno per conto del PD deve ancora effettuare il pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico?
3) Se cosi fosse come può il Comune di Terni intrattenere rapporti con una società che risulterebbe morosa , affidandogli appalti importanti come quello della festa di primavera e da Ultimo quello della Notte Bianca?
4) Corrisponde al vero che il Partito democratico paga per la tassa di occupazione di suolo pubblico degli importi calcolati solo per un’esigua parte delle superfici effettivamente occupate all’interno della Passeggiata?
5) Visto che quest’anno la Festa dell’unità è promossa direttamente dal Partito Democratico, che promuove tale sagra, come stabilito chiaramente dalla direzione nazionale del Partito come principale fonte di autofinanziamento, come è possibile conciliare questo scopo di lucro dichiarato con il divieto sancito dall’Art 4 comma 4 del regolamento comunale sulle sagre che esclude tassativamente tale ipotesi in quanto afferma ‘E’ in ogni caso esclusa la riconoscibilità delle tipologie ‘A’e ‘B’ in relazione a quelle manifestazioni organizzate per finalità di lucro’? In pratica o il PD non fa lucro e devolve tutto l’incasso per beneficenza (noi abbiamo suggerito di aiutare le famiglie degli operai Ast licenziati) oppure fa lucro ma non può organizzare una sagra e allora non dovrebbe essere trovato un altro titolo autorizzativo per l’occupazione del suolo pubblico, non vi pare?
6) Oltre ai dubbi sulla regolarità fiscale degli scontrini emessi dagli stand direttamente gestiti dal Pd, in particolare quelli emessi dal ristorante, ci risulta che ci siano altri stand di privati che vendono merce all’interno della Festa dell’Unità e che non siano dotati di registratore di cassa e quindi non emettono alcun tipo di ricevuta fiscale: ci domandiamo che tipo di rapporti intercorrono tra questi soggetti, in alcuni casi extracomunitari ed il Partito Democratico, a che titolo hanno preso in affitto tali stand: può il Pd avallare forme di commercio abusivo all’interno della propria festa?
Se tutte queste ipotesi fossero vere il doping amministrativo del Comune di Terni sarebbe acclarato, in quanto il Comune direttamente o indirettamente favorirebbe soggetti come il Partito Democratico o società private come la Effelle srl con prassi amministrative diverse da quelle applicate nella norma a tutti i cittadini, e allora ci domandiamo :
a) Come può l’assessore al Bilancio chiedere l’aumento delle tasse ai cittadini se avalla prassi tese ad eludere, evadere o ritardare il pagamento delle tasse al Comune, dovute dal Partito di Maggioranza quel Partito Democratico di cui è espressione diretta?
b) Come può l’assessore alla polizia municipale avallare prassi o procedimenti amministrativi tesi ad eludere in modo chiaro norme e regolamenti dal Partito di Maggioranza quel Partito Democratico di cui è espressione diretta e chiedere al tempo stesso ai cittadini e agli operatori economici la stretta osservanza degli stessi?
Attendo risposte dai diretti interessati, e comunque chiederò ai consiglieri di opposizione di effettuare una precisa interrogazione con risposta scritta al Sindaco su tali questioni in modo da far luce definitivamente sulla intera vicenda.
Ecco se questa è la Città intelligente tanto decantata dal segretario Delli Guanti con il fenomenale slogan riportato anche sugli scontrini’non fiscali’, a mo di presa per i fondelli di tutti i contribuenti, allora io sono onorato di far parte della Città stupida, ingenua, di quella parte di città che deve rispettare le regole e che se non le rispetta deve pagare multe o sovrattasse, sono orgoglioso di far parte di quella Città stupida che vorrebbe vedere l’unico parco cittadino tutelato e migliorato anziché vederlo stuprato ogni anno dalla sagra abusiva del Partito Democratico.
Verrà il giorno in cui gli stupidi cacceranno via gli intelligenti mercanti abusivi dal Tempio!”