Terni, CasaPound: “No all’apertura di un nuovo centro di accoglienza in via Campomicciolo”

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striscione cp no centro accoglienza2“No al centro d’accoglienza”. E’ ciò che è scritto su due striscioni affissi in via Campomicciolo, a Terni. L’iniziativa è di CasaPound Terni il cui responsabile provinciale, Piergiorgio Bonomi, spiega: “Siamo stati contattati da un gruppo di famiglie del quartiere di Campomicciolo, estremamente preoccupate dalle notizie che indicano la destinazione di uno stabile nell’omonima via a centro di accoglienza. Si tratta di una proprietà privata che precedentemente ospitava quattro famiglie e che ora dovrebbe invece accogliere oltre 20 richiedenti asilo”.

Secondo il rappresentante di CasaPound Terni “si tratta di una decisione che svaluterebbe gli immobili dei residenti, aumenterebbe la tensione e che preoccupa non poco le famiglie di un quartiere per anni vissuto nella tranquillità”.

striscione cp no centro accoglienza1Prosegue Bonomi: “Per porre dei paletti fermi, nella notte i militanti di CasaPound hanno affisso dei manifesti in cui ribadiscono in maniera chiara la propria contrarietà all’arrivo in città di nuovi immigrati, di ogni tipo e in ogni zona non solo a via Campomicciolo. In un momento in cui la crisi sta mietendo vittime nel tessuto sociale ternano la disoccupazione giovanile supera il 50% e a pochi chilometri si vive il dramma delle popolazioni colpite dal sisma, CasaPound Italia Terni chiede alle Istituzioni cittadine di focalizzare tutte le proprie attenzioni sui problemi della città e su chi da anni con le proprie tasse contribusce allo sviluppo della nostra amata Terni”.

Nel comunicato Bonomi scrive ancora: “Chiediamo al Sindaco e al Prefetto di adoperarsi per fermare in modo definitivo l’afflusso di richiedenti asilo che solo nel 5% dei casi hanno veramente lo status di rifugiato. Si tratta di numeri preoccupanti, composti quasi interamente da maschi adulti che non avendo nessuna possibilità di inserimento nella nostra già complessa situazione, si dedicano quotidianamente a furti, spaccio e violenze aumentando la tensione sociale in città e innescando una spirale che rischia di aumentare lo scontro tra le fasce più deboli della società. E’ quindi improcrastinabile la chiusura definitiva dei centri d’accoglienza, come stanno chiedendo anche tanti ternani firmando la nostra petizione popolare in merito.”

Da una prima verifica, al momento della pubblicazione dell’articolo, Terni Oggi non è stato in grado di reperire documenti e atti che attestino l’imminente apertura del nuovo centro di accoglienza.

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