La Giunta comunale di Terni ha approvato venerdi scorso, con delibera immediatamente eseguibile, l’atto di conciliazione definitiva delle partite di debito e credito del Comune di Terni con la sua partecipata SII.
Un atto con cui si è ricondotta a sintesi la verifica dei rapporti reciproci tra il Comune, ente controllante, e la società a cui è affidata la gestione del servizio idrico integrato.
“Le leggi in materia prevedono che i rapporti finanziari tra l’ente locale e gli organismi partecipati debbano mostrare una precisa corrispondenza tra le posizioni giuridiche di credito e debito – ha affermato l’assessore al Bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi – in tal senso, l’ammontare del credito o debito della partecipata nei confronti dell’ente locale deve corrispondere alla posta creditoria o debitoria iscritta nel bilancio dell’ente stesso e, qualora si riscontrino discordanze, la legge impone di adottare senza indugio i provvedimenti necessari alla riconciliazione delle partite debitorie e creditorie”.
“A questo scopo – si legge una una nota comunale – nel 2015, la Giunta ha avviato un percorso costituendo un gruppo di lavoro ad hoc per la riconciliazione finanziaria con le società partecipate che ha portato a una prima conciliazione dei dati alla data del 31/12/2015, ad una seconda riconciliazione degli importi alla data del 31/12/2016 e a un aggiornamento al 31/07/2017.”
“Nel corso delle attività di riconciliazione che hanno avuto ad oggetto l’esame puntuale di tutti i documenti contabili emessi da Sii a partire dal 2003 il Comune – che prosegue nella sua nota – ha contestato, sia nel merito che negli importi, la somma di volta in volta comunicata e fatturata della società a titolo di consumi per le utenze comunali. Sono stati effettuati numerosi incontri tecnici-contabili tra i rappresentanti della società e dell’amministrazione comunale a seguito dei quali si è addivenuti alla riconciliazione definitiva delle partite creditorie e debitorie alla data del 31/06/2017.”
Ben 18mile le bollette idriche riconteggiate, in un elaborato percorso di ricognizione da cui è emerso che la che la Sii deve al Comune 800mila euro, che verranno detratte dalle prime fatturazioni utili in riferimento ad alcune utenze pubbliche
“Le parti – spiega l’amministrazione comunale – a conclusione della riconciliazione, hanno convenuto che il credito vantato dal Comune nei confronti della Sii relativamente ai canoni di concessione idrica risulta pari a 2.205.009,36 euro; per il rimborso del mutuo è di 566.536,03 euro oltre Iva; per i lavori per manutenzioni straordinarie è di 76.342,36 euro. Viceversa, il credito vantato dalla Sii, alla stessa data, è di 283.087,97 euro per fatture emesse relativamente al servizio di smaltimento reflui; per fatture emesse per l’attivazione di nuove utenze è pari a 16.338,59 euro; per utenze comunali è di 1.842.515,01 euro.”
“Il principio di corrispondenza tra posizioni creditorie e debitorie nei rapporti finanziari tra ente locale e organismi partecipati – dichiara sempre Piacenti D’Ubaldi – rappresenta un punto fermo nel principio più ampio della veridicità dei bilanci e della buona prassi amministrativa.”
“Con l’approvazione di questo importante atto – termina la nota – si neutralizza una buona parte di quelle discrasie contabili che, a lungo andare, possono costituire rischio per gli equilibri finanziari dell’ente, determinano debiti fuori bilancio. L’atto, obbligatorio per legge, è il frutto di un attento lavoro, reciproco, di verifica e accertamento delle posizioni giuridiche, un altro tassello utile sul duplice piano della razionalizzazione delle società partecipate e del riequilibrio”