Un patto per la sicurezza. I Comuni di Perugia e Terni lavoreranno insieme per un “bene comune” come quello della sicurezza dei cittadini. I due sindaci, Andrea Romizi e Leopoldo Di Girolamo, hanno siglato oggi un protocollo d’intesa per condividere progetti, interventi, esperienze e competenze sul tema che darà vita a una cabina di regia. La cerimonia si è svolta a Perugia, nella Sala della Vaccara di Palazzo dei Priori. Due Amministrazioni, ha sottolineato Di Girolamo, “con colori politici ed identità diverse ma che si mettono insieme per il bene comune della sicurezza, che dopo quello del lavoro è il tema più sentito dai cittadini”.
“Tra le questioni che interessano le due città la sicurezza urbana è una priorità”, ha affermato Romizi. Condividere buone pratiche, collaborare, confrontarsi, coordinarsi e costruire una progettualità comune, in coordinamento con Prefetture e Regione ed anche per potere accedere a finanziamenti europei in materia, sono le azioni che saranno messe in campo dopo la costituzione (entro 30 giorni dalla firma del protocollo) di un nucleo operativo composto da cinque membri, con referenti nominati da entrambi i Comuni.
Ci sono già alcuni ambiti di intervento delineati nel protocollo, con validità triennale e rinnovabile: miglioramento della percezione del rischio e di insicurezza da parte dei cittadini; utilizzo e integrazione delle nuove tecnologie anche di tipo mobile e web; formazione ed educazione di cittadini o di specifici gruppi in tema di sicurezza; migliore relazione e collaborazione delle forze dell’ordine tra loro; facilitazione dei processi di integrazione fra popolazione e migranti. Sarà però questo nucleo operativo ad andare nello specifico per ogni singola realtà considerando le diverse esigenze.
Con questa cabina di regia i due Comuni agiranno per raggiungere determinati obiettivi. Per Perugia, tra le priorità ricordate da Romizi c’è quella della riqualificazione di aree cittadine (Stazione ferroviaria, Bellocchio) e di quartieri come Ponte San Giovanni. Per Terni, Di Girolamo ha individuato per la sua città altre priorità come la riqualificazione, prevalentemente, di aree industriali dismesse e “l’eliminazione del problema del pendolarismo criminale che la facilità di collegamenti con Roma accentua”.
Liberare le due città “dai loro contenuti meno sani” è quindi lo scopo di questo protocollo d’intesa, ma “per fare quello che i cittadini ci chiedono – ha detto Romizi – c’è la necessità di stare al passo con i tempi, per non arrivare più in ritardo, e soprattutto di trovare risorse e professionalità”. E la decisione di operare in sinergia, hanno poi aggiunto Romizi e Di Girolamo, è arrivata anche “per cogliere le opportunità che arrivano dall’Europa”.
I Comuni di Perugia e Terni stanno lavorando insieme anche ad altro oltre ai progetti di sicurezza urbana. Sul tavolo, secondo quanto ricordato dai sindaci delle due città, ci sono collaborazioni per altre politiche integrate che riguardano “i rifiuti, l’economia circolare, l’agenda urbana e l’università”. Tutte iniziative e forme di integrazione, ha ricordato Di Girolamo, “per fare massa critica e con l’obiettivo, partendo da Perugia e Terni, di relazionarci con altre città umbre e non solo visto il nuovo assetto delle regioni che sarà”.