Dopo i dubbi sollevati dal consigliere 5 stelle Thomas De Luca, sul problema sicurezza nel comune di Terni interviene anche il consigliere regionale della Lega Nord Emanuele Fiorini:
“Negli ultimi anni la Lega Nord ha sempre cercato di mantenere alta l’attenzione sul tema della sicurezza a Terni, lanciando campanelli di allarme che nel corso del tempo sono stati sistematicamente ignorati da Palazzo Spada. Fin dall’inizio, era forte in noi la preoccupazione che la situazione potesse degenerare e i fatti, purtroppo, ci hanno dato ragione.”
“L’Amministrazione – accusa Fiorini – ha continuato a sottovalutare il problema, a voltare la testa, a consentire aumenti indiscriminati di presenze di immigrati sul territorio, a non prendersi cura delle zone sensibili della città, nonostante la presenza di un consulente alla sicurezza che ancora oggi non capiamo quale tipo di lavoro abbia svolto fino ad oggi.
“Siamo in parte contenti, dunque, di come altre forze politiche ternane e rappresentanti del mondo civico locale, si siano finalmente accorti che in città il problema sicurezza esiste ed è un problema serio.”
“Diciamo in parte – sottolinea il consigliere – perché, dopo anni di evidenti criticità, solo ora ci si accorge della gravità della situazione. Allo stesso modo prendiamo atto delle iniziative intraprese in accordo con Prefettura e Questura, che risultano fortemente tardive rispetto ai tempi e alle circostanze.”
“La realtà – denota Fiorini – quella che vivono i cittadini fuori da Palazzo Spada, è sotto gli occhi di tutti. Ogni giorno sono le cronache cittadine a ricordarci di come la vita nella conca sia caratterizzata sempre più spesso da episodi di criminalità, furti, aggressioni, violenze, spaccio, risse.”
Fiorini ricorda poi le varie proposte effettuate dalla Lega Nord in tema di sicurezza: “maggiore illuminazione nelle zone buie della città, attenzione al decoro urbano, telecamere di sorveglianza nei punti nevralgici, stazionamenti mirati nelle zone a rischio, sinergia con le forze dell’ordine nell’azione di coordinamento degli interventi”
“Abbiamo proposto – continua il leghista – all’amministrazione comunale di richiedere l’aiuto dell’esercito. Il che avrebbe significato non una militarizzazione della città e carri armati in giro per il centro, ma un affiancamento di forze militari a quelle locali, per un maggiore e capillare pattugliamento e controllo del territorio.”
Per concludere Fiorini, passa ad un tema da sempre caro alla Lega Nord, l’immigrazione:
“Un’altra questione di fondamentale importanza da affrontare, ma sulla quale Palazzo Spada continua a chiudere occhi e orecchie, è quella dell’accoglienza. “Non possiamo pensare di aprire le porte della città a un numero sempre maggiore di immigrati, considerati i recenti fatti di cronaca avvenuti a Terni. Il pericolo è serio e reale. La nostra città non può accogliere di più, anzi, il numero di ospiti presenti è maggiore rispetto a quello che possiamo permetterci sotto ogni aspetto: dal controllo, all’impatto sociale, al mantenimento della legalità. Spaccio di droga, furti, aggressioni, violenze, risse: sul territorio sono presenti stranieri che di integrarsi nel nostro paese proprio non ne hanno voglia. Abbiamo letto le parole del vicesindaco sui numeri dell’immigrazione. La Malafoglia parla di 915 ospiti nelle strutture del ternano.”
“Vorremmo ricordare – conclude Fiorini – che, in seguito ad un’audizione svoltasi in Regione nel settembre 2016, l’allora Prefetto di Terni, Pagliuca, dichiarò la presenza di 737 immigrati a Terni. Vuol dire che, nel giro di un anno, si è verificato un incremento di quasi 200 immigrati nella provincia. Dati alla mano e in vista del tanto sbandierato progetto di “accoglienza diffusa” e dei bandi di accoglienza che vedono impiegate sempre maggiori risorse pubbliche – si chiede il consigliere – come possiamo pensare che non siano in vista ulteriori aumenti di ospiti?”