Palazzo Spada, sede del Comune di Terni, cade a pezzi a causa di una quarantennale mala amministrazione. E’ quanto denuncia il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Federico Pasculli che per dimostrare l’incuria di cui parla ha scattato alcune foto.
Il comunicato di Federico Pasculli:
“Come consigliere neoeletto, non posso non osservare come Palazzo Spada versi in pessime condizioni, certamente logorato da quasi 40 anni di vecchia politica e di consueta corrispondente ignoranza, da quando cioè il complesso ha subito l’ultimo restauro a opera del Comune neoproprietario.
Senza addentrarci ora nello stato comatoso delle facciate, notoriamente frutto dell’improvvida decorticazione degli intonaci decisa all’epoca, è disgustoso che il complesso sia carente persino della minima manutenzione, a partire dalla sporcizia degli stipiti all’ingresso, affumicati da decenni di smog, mentre le pietre angolari sono ormai completamente nere o, addirittura, ancora verniciate bicolor, bianche e nere, a mo’ di insensata segnalazione in favore di possibili automobilisti distratti. E pensare che stiamo parlando di una delle più significative testimonianze rinascimentali dell’Umbria!
Intanto, di questo lassismo, di questa mancanza di attenzioni approfittano i writer che ormai imperversano, con graffiti che imbrattano persino gli scalini diretti alla sala consiliare, zone apparentemente sorvegliate da telecamere che però sono talmente vecchie da esser state chiaramente riposizionate da qualche buontempone. Basterebbero poche decine di euro per installare una nuova videocamera, ma finora non si è fatto, nonostante le ingentissime spese per i lavori eseguiti lo scorso anno nel salone principale del piano nobile (€ 240.000,00).
Da rivedere totalmente l’area di accesso al pubblico, lugubre, angusta, opprimente, appena illuminata da un’orrenda plafoniera al neon appesa storta e senza alcun gusto. Chi tenta poi di salire in ascensore, dopo notevole attesa sarà avvolto da un discreto tanfo, miasmi al sapor di lubrificante minerale che potranno essere gustati a lungo, vista la velocità da lumaca della cabina, pessima cartolina con cui si accoglie – e troppo spesso si saluta per sempre – qualsiasi visitatore di Palazzo Spada.
Che dire poi delle finestre? Senza qui produrci nuovamente sulla polemica ultradecennale relativa ai raccapriccianti infissi in alluminio, sarebbe bene che il Comune almeno provvedesse all’ordinaria manutenzione degli infissi in legno, anziché lasciarli marcire da anni e anni, come certe immagini testimoniano molto bene.
Che la casa di tutti i ternani, nostro simbolo e bene culturale, venga lasciata tra tanta incuria è solo una grande vergogna”.