Terni, restano in carcere i due rapinatori rumeni e la coppia arrestata per spaccio
A proposito dei due giovani rumeni, il giudice ha sottolineato la propensione al delinquere, seriale e continuata, per la reiterazione delle loro condotte devianti paragonandoli ad una “banda mobile”.
La linea della fermezza assoluta è stata applicata in entrambi i casi nonostante le novità in tema di misure cautelari personali introdotte con la legge 45/2015 entrata in vigore venerdì (norma che rende il carcere preventivo più difficile per tutti i reati prediligendo gli arresti domiciliari). In questi due casi, secondo Santoloci, gli arresti domiciliari sarebbero solo una “base di lancio operativa” dalla quale partire per utilizzare il territorio cittadino come un grande “bancomat”.
In merito ai due rapinatori rumeni, il giudice ha anche trasmesso l’ordinanza di convalida dell’arresto e di applicazione della misura cautelare al questore ed al prefetto concedendo il nulla osta per gli eventuali provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale, che per uno dei due arrestati era già stato adottato per motivi di ordine e sicurezza pubblica.