Continuano i dubbi del Comitato servizi educati di Terni. A meno di un mese dall’inizio delle scuole, le prime i nidi d’infanzia che apriranno il 5 Settembre, il comitato torna sul blocco delle assunzioni comunali e sul rischio di non avere un regolare svolgimento dei servizi educativi comunali.
La paura per il comitato è che il ministero e la corte dei conti rifiutino la deroga richiesta dall’Assessore all’istruzione De Angelis, dato che da palazzo Spada non sembrano arrivare notizie ne tanto meno azioni, ne preventive in caso di una bocciatura della richiesta, ne tanto meno si sta provando ad accellerare la pratica, con il 5 Settembre dietro l’angolo.
“Si mettono le mani avanti – si legge in una nota ufficiale -, rispetto alla garanzia di regolare svolgimento delle attività dei SEC, quasi a volersene lavare le mani, preavvisando l’utenza dell’ennesimo disastro, causato dagli stessi soggetti che guardano altrove invece di assumersi le loro dovute responsabilità. Poco più di un anno fa, quando iniziava già ad emergere la gravità della situazione finanziaria comunale, ci eravamo impegnati a denunciare insieme al personale, come i servizi educativi sarebbero stati le prime vittime della scure dei tagli. Proponemmo anche una serie di emendamenti al DUP 2016-2019 allo scopo di porre una particolare attenzione sul tema e salvaguardare le risorse, seppur esigue, destinate ai SEC; purtroppo ben pochi risposero al nostro appello e nessuna di tali proposte ottenne l’approvazione del Consiglio.
L’amministrazione comunale, al contrario, si è ostinata nel continuare a privilegiare per tutto questo tempo, attraverso il finanziamento con fondi pubblici e l’utilizzo del personale didattico, l’esternalizzazione del servizio al privato, che da “integrativo” si è trasformato in “sostitutivo”. L’ulteriore chiusura delle scuole dell’infanzia comunali e il depotenziamento dei nidi, ha confermato la volontà a rinunciare all’espletamento delle proprie funzioni prioritarie di istruzione ed educazione, delegandole al privato.
Ma di quale consulta cittadina dell’infanzia si vuole parlare, se a settembre si rischiano ulteriori chiusure del servizio per l’assenza del personale di sostegno e l’impossibilità di ricorrere anche alle supplenze? Credete forse di ammorbidire l’utenza con i vostri proclami?
Del resto, sappiamo già come vengano fatte proprie le proposte della cittadinanza da parte di questa amministrazione: la rimodulazione delle fasce Isee e la clausola sociale per i bambini, strumenti fondamentali per la garanzia del pieno diritto al servizio di refezione anche in casi di difficoltà economiche, come anche il Comitato Mensa Cittadino, elemento di controllo e tutela del servizio, sono rimaste trascritte all’interno della D.C. n.195 del 31-5- 16, senza mai ricevere alcuna applicazione.
Il comitato conclude con un vero e proprio appello, volto anche ai sindacati, visto che “in gioco ci sono posti di lavoro, ci si mobiliti dinanzi ad un tale rischio per il servizio, per i bambini e per i lavoratori, in primo luogo nel sollecitare questa richiesta di deroga.
Aspettiamo ancora invece di sapere quali siano le intenzioni della Dirigente e della Giunta, rispetto alla richiesta di sblocco delle cauzioni da parte di Cns-All Foods, pari a € 37.890,95 e alla necessaria decurtazione delle stesse.”
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