Terni, stupro piazzale Bosco, Comune parte civile, Lega: “Che città è diventata Terni?”

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“Quanto accaduto a Piazzale Bosco, la violenza subita da una donna nella serata di domenica è un episodio gravissimo, da condannare con forza. Si tratta di un reato di estrema violenza, particolarmente vergognoso. L’Amministrazione Comunale esprime vicinanza alla donna colpita, alla sua famiglia, si augura che al più presto venga individuato il responsabile di questo crimine odioso. L’Amministrazione Comunale è pronta a costituirsi parte civile in un auspicabile procedimento giudiziario, così come avvenuto per altri gravi reati contro le donne che hanno visto il Comune di Terni costituirsi in giudizio.

Queste le parole del sindaco Leopoldo Di Girolamo in merito al gravissimo episodio di violenza sessuale avvenuto domenica sera nei pressi della stazione di Terni.

“L’Amministrazione Comunale – sottolinea il sindaco – ha già messo a disposizione dell’autorità giudiziaria alcuni riprese del sistema di videosorveglianza che il Comune di Terni ha costituito e implementato per dare il suo apporto ai temi della sicurezza, nella speranza che possano dare un contributo alle indagini. L’impegno dell’Amministrazione Comunale contro la violenza di genere e profondo e concreto, come dimostra la realizzazione della Casa delle donne, del Centro antiviolenza, strutture attive che si muovono con capacità sui temi della prevenzione, dell’educazione civica, della difesa delle vittime di abusi e violenze”.

Ma quelle di Palazzo Spada non sono le uniche reazioni scaturite dal fattaccio di domenica. Le stesse donne del partito democratico hanno espresso tutta la loro solidarietà e indignazione per l’accaduto, una”violenza odiosa ed ingiustificabile, che avrebbe potuto colpire ognuna di noi.”

“Mai avremmo pensato che la città di Terni potesse balzare agli onori della cronaca  per uno stupro, commesso in una pubblica piazza alle 21 di sera – continua la denuncia – Per questo chiediamo l’Amministrazione comunale che intervenga con forza e tempestività facendo tutto quanto possibile per garantire sicurezza e diritti di piena cittadinanza alle donne ed agli uomini che vivono e frequentano la città di Terni, impiegando risorse per riqualificare e migliorare tutte quelle aree centrali e periferiche che non garantiscono l’incolumità delle persone, prestando occasioni alla criminalità. Ora ci attendiamo che la giustizia faccia il suo corso. In ogni caso, ciò che è accaduto rappresenta una ferita difficile da emarginare, per il senso di sfiducia ed insicurezza che inevitabile ingenera nella vita di tutte e di tutti noi.”

Toni più pesanti, invece, quelli utilizzati invece da Emanuele Fiorini e Federico Cini Lega Nord: “Che città è diventata Terni? Davvero dobbiamo aver paura di uscire la sera? Davvero non possiamo più dormire tranquilli quando i nostri figli escono di casa? Sicurezza: come Lega abbiamo più volte sollevato la questione.  Sono anni – proseguono – che chiediamo di potenziare l’illuminazione e prevedere un sistema di videosorveglianza nella zona del parcheggio delle Ex Officine Bosco. Sono anni che chiediamo di mandare via accattoni e parcheggiatori abusivi. Sono anni che chiediamo di fare pulizia in una zona completamente abbandonata a se stessa tra camioncini che stazionano stabilmente, strani giri di persone e merci, spaccio, prostituzione e sporcizia fino all’area ex Camuzzi, ormai diventata un covo di tossici, rom e immigrati. Una zona franca della città a due passi dal centro, a pochi metri dalla stazione. Come può un’amministrazione comunale degna di tale nome permettere che tutto ciò avvenga a discapito della sicurezza e dell’incolumità dei cittadini? La stessa amministrazione che promette interventi di riqualificazione e di ripristino del decoro urbano. La stessa amministrazione che foraggia immigrazione incontrollata spacciandola per accoglienza e sottrae risorse alle vere necessità della città.  Fatti come questo non dovrebbero mai accadere. La rabbia e la determinazione che proviamo in questo momento ci spingono a non arrenderci e proseguire sulla strada intrapresa, chiedendo con maggiore
convinzione delle politiche serie in tema di sicurezza e l’intervento dell’esercito a presidio delle zone più critiche del territorio. Confidiamo che le forze dell’ordine rintracceranno quanto prima la bestia che ha compiuto tale violenza e auspichiamo una pena severa ed
esemplare. Fa strano, infine, vedere anche questa mattina al parcheggio delle Ex Officine Bosco i soliti parcheggiatori abusivi extracomunitari importunare gli automobilisti e le prostitute ritrovarsi in un angolo cercando di attirare l’attenzione dei passanti. Come se niente fosse accaduto. Come se tutto facesse ormai parte della normalità. Noi non ci
stiamo e mai ci staremo”.

“Toni simili a quelli utilizzati, da Progetto Terni di Giovanni Ceccotti, che arriva a richiedere l’intervento dell’esercito: “A Terni vi è un grave problema di sicurezza sociale; la gente ha paura. Non bastano più le tante azioni messe in campo dalle forze dell’ordine, ma come già richiesto nei mesi scorsi, serve uno sforzo maggiore dello Stato mediante l’utilizzo temporaneo dell’esercito per presidiare tutta la notte la città in supporto alle normali forze di polizia già presenti. Tale supporto è stato sperimentato anche in altre città ed è un ottimo deterrente.”

 

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