Terni, su mense scolastiche manca il numero legale, Trenta e Pococacio: “Pd imbarazzante”

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palazzo spadaIeri nel corso del Consiglio comunale si è dibattuto in merito alla gestione delle mense scolastiche delle scuole dell’infanzia. In particolare, un gruppo di genitori ha presentato un atto di indirizzo che prevede la preparazione dei pasti direttamente nelle scuole. La proposta è stata fatta propria dalla maggior parte delle opposizioni. Al momento della votazione, è però mancato il numero legale. I consiglieri del M5S Angelica Trenta e Valentina Pococacio, accusando il Pd, parlando di pagina imbarazzante.

Il comunicato di Angelica Trenta e Valentina Pococacio:

“Siamo agli sgoccioli. I tempi per l’elaborazione del bando per la gestione delle mense scolastiche delle scuole dell’infanzia stanno per scadere. Ed ecco che l’amministrazione PD cerca di smarcarsi dagli obblighi di legge e dalle pressioni dei genitori dei bambini, i quali chiedono giustamente di essere ascoltati per ribadire la loro sul servizio mense, dopo le allarmanti notizie sulla graduale chiusura delle mense in loco e dal relativo aumento dei cibi trasportati e quindi non preparati nelle cucine delle scuole.

I genitori dei bambini delle scuole, presenti in gran numero durante il Consiglio, hanno proposto un atto di indirizzo condiviso e fatto proprio dall’opposizione (esclusa Forza Italia e il Cammello) e da alcuni consiglieri di maggioranza, messo all’ordine del giorno per essere discusso. Nell’atto si rivendica il diritto dei genitori a proporre i criteri affinché i pasti per i bimbi siano cucinati in loco e siano quindi di maggiore qualità. Il PD ha tentato in tutti i modi di non affrontare l’argomento, proponendo il rinvio dell’atto, ed infine depositandone uno alternativo nel quale nessuna garanzia viene data sul mantenimento delle mense in loco. Nel suo intervento il sindaco Di Girolamo in persona ha chiaramente dettato la linea di questa amministrazione: graduale smantellamento del servizio comunale attraverso l’addio ai pasti preparati in loco e il benvenuto ai pasti precotti per tutti. Chissà cosa sarebbe successo se questi diktat fossero stati scritti nero su bianco nelle linee programmatiche del sindaco e proclamate durante la propaganda delle amministrative?

La maggioranza messa alle strette dall’opposizione e costretta al voto non ha potuto fare altro che darsi alla fuga facendo cadere il numero legale. Si chiude così un’altra imbarazzante pagina del PD locale mentre i genitori si danno nuovamente appuntamento al prossimo Consiglio del 21 dicembre per dare battaglia”.

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