Terni, trielina nell’acqua, Pd: “Sistema funziona, M5S alimenta paura per fini politici”

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Partito Democratico pd logoDopo la denuncia da parte del Movimento 5 Stelle e la risposta da parte della Sii, sul caso degli alti livelli di triellina nell’acqua di alcune zone di Terni arriva la presa di posizione del Partito Democratico. E’ la responsabile Ambiente della segreteria comunale del Pd, Daniela Pimponi, ad intervenire con un comunicato in cui difende l’operato degli enti, rassicura sul funzionamento del sistema e dei controlli e attacca il M5S che riporta ai cittadini “soltanto una parte della realtà” per alimentare “un sentimento di precarietà ed insicurezza, se non addirittura di paura, per poi sfruttarlo per i propri fini politici”.

Il comunicato di Daniela Pimponi:

“È assolutamente corretto quanto riportato dal Movimento 5 Stelle riguardo i rilevamenti effettuati da ASM a dicembre nelle acque di alcuni pozzi da cui stava attingendo l’acquedotto ternano. Quello che i pentastellati tralasciano di dire è che ASM esegue regolarmente per conto del SII questi esami sui pozzi e le sorgenti che forniscono acqua alla città, ma che l’acqua dei pozzi e delle sorgenti non arriva tutta così com’è nei rubinetti dei cittadini.

Innanzi tutto, da anni viene costantemente controllata (grazie all’attività della Rete Regionale di Monitoraggio e anche ad indagini specifiche condotte da Arpa su richiesta della Provincia e della Regione, oltre che da chi gestisce il servizio) la situazione delle acque sotterranee, in particolare quelle che abbiano subìto delle contaminazioni per via di sversamenti illeciti (alcune attività sono state sequestrate per via di indagini che ne hanno evidenziato gravi responsabilità). Se le concentrazioni in alcuni pozzi sono superiori ai limiti di legge, se ne esclude l’utilizzo da parte dell’acquedotto che distribuisce l’acqua nelle case dei cittadini.

Va anche chiarito ai cittadini stessi che oltre ad essere controllata nei pozzi e nelle sorgenti, l’acqua che necessita di essere potabilizzata (come accade ad esempio negli impianti di Fontana di Polo) viene filtrata e depurata prima di essere utilizzata nell’acquedotto. Alcuni dei trattamenti di potabilizzazione sono dedicati proprio all’assorbimento di tetracloroetilene e tricloroetilene. Inoltre, se in qualche pozzo si verificasse una presenza o aumento improvviso della concentrazione di contaminanti (soprattutto nei periodi di siccità in cui il livello delle acque diminuisce), queste concentrazioni verrebbero immediatamente diluite già solo per presenza di più pozzi e sorgenti da cui l’acquedotto capta contemporaneamente l’acqua necessaria. Per questo, sarebbe grave lasciar credere che le concentrazioni di inquinanti nelle acque a valle dell’acquedotto siano pari a quelle misurate a monte nei singoli pozzi.

La vicenda dello scorso dicembre, infine, mostra come a Terni si effettui un controllo scrupoloso e costante delle acque distribuite dall’acquedotto, effettuando campionamenti anche non programmati laddove ci siano periodi di siccità o cause che potrebbero lasciar prevedere l’insorgere di situazioni critiche. I pozzi di Maratta e di San Martino non avevano evidenziato nei mesi precedenti contaminazioni da trielina. I dati di dicembre mostrano un aumento repentino nella concentrazione di contaminanti, a seguito del quale quei pozzi sono stati rapidamente esclusi in modo da riportare l’approvvigionamento idrico all’interno dei termini di legge e garantire anche che le contaminazioni non si accumulassero all’interno degli impianti dell’acquedotto.

Questo evidenzia che il sistema funziona ed i cittadini, che giustamente sono vigili sulle questioni che possono impattare direttamente sulla salute, possono trarre rassicurazione da questa capacità di monitoraggio e di tempestivo intervento. A valle di questa vicenda, ci aspettiamo che ci siano, come in passato, delle indagini per capire quali siano state la fonte e l’entità della contaminazione.

Il Partito Democratico di Terni continua a sollecitare tutti gli enti e le autorità preposti ad effettuare controlli costanti e capillari della situazione delle acque e altrettanti controlli su eventuali sversamenti illeciti. Allo stesso tempo, però, condanniamo l’atteggiamento di chi, riportando ai cittadini soltanto una parte della realtà ed omettendo le altre informazioni utili a comprendere il funzionamento del sistema idrico, alimenta un sentimento di precarietà ed insicurezza, se non addirittura di paura, per poi sfruttarlo per i propri fini politici. Non sappiamo se questo comportamento nei confronti dei cittadini sia voluto o solo frutto di superficialità, ma ci teniamo sia chiaro che il PD di Terni ha invece sempre richiesto la massima serietà in particolare a tutti gli enti, le autorità di controllo, i gestori che si occupano di servizi fondamentali come la gestione delle acque potabili”.

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  • Nunya Bidness

    Si, infatti la prima volta che si è parlato di questo inquinqmento(trielina) nella zona Polymer era il 2011 e anche in quell’occasione i valori erano da paura tanto che vennero chiuse anche le scuole…oggi vedo che il problema persiste ancora(VERAMENTE SCANDALOSO) e quindi vedete un po voi quanto””FUNZIONA””!!!
    Sicuramente gli abitanti della zona hanno i visceri belli puliti!!!