Questa mattina si è verificato un tragico incidente sul lavoro in cui ha perso la vita un operaio. L’uomo era impegnato in alcuni lavori sui cavi della rete ferroviaria Roma-Firenze, nei pressi della stazione di Fabro (provincia di Terni), quando è stato colpito da una scarica elettrica. E’ stato subito assistito dal personale del 118 che ha anche tentato di rianimarlo sul posto purtroppo senza successo. Intervenuti sul posto anche i vigili del fuoco e la polizia ferroviaria.
Aggiornamento ore 13,50: La vittima è A. C., orvietano di 34 anni, dipendente di Rete ferroviaria italiana. L’incidente è avvenuto durante le attività programmate di manutenzione della linea elettrica di alimentazione dei treni. Per accertare le cause dell’incidente Rfi – si legge in un comunicato dell’azienda – ha già avviato un’inchiesta interna. Rete ferroviaria italiana e tutto il Gruppo Fs italiane “esprimono ai familiari del collega il più sentito cordoglio”.
Aggiornamento ore 16,30: Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, insieme alle categorie regionali Filt, Fit e Uilt, “ribadiscono che è del tutto inaccettabile che si possa perdere la vita sul posto di lavoro”. Lo scrivono in una nota sindacale congiunta. “Questo vale – proseguono i sindacati – in ogni luogo di lavoro, ma ancora di più in un’azienda come Rfi, del gruppo delle Ferrovie dello Stato. E’ evidente che nella crisi che continua si stanno abbassando i livelli di sicurezza. La tragedia di Fabro ne è l’ennesima dimostrazione. Tutto ciò è inaccettabile. Invitiamo tutte le istituzioni, a partire dal Governo, ad innalzare i livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro e ad operare sulla prevenzione. E’ una battaglia di civiltà fondamentale alla quale l’Umbria non si sottrarrà”.