Polino: ville edificate in zone ambientali protette, indagati tre amministratori comunali

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Lottizzazione abusiva, abuso d’ufficio, falso in atto pubblico e abuso edilizio in concorso: sono questi i reati contestati a tre rappresentanti dell’amministrazione comunale di Polino. Secondo la Forestale sono responsabili del rilascio di una decina di permessi di costruzione illegittimi che avrebbero consentito l’edificazione di altrettante ville in zone montane di elevato valore paesaggistico-ambientale. Insomma, una cementificazione illecita ai danni dell’ambiente del comune più alto (nel senso di altitudine, 836 metri sul livello del mare) e più piccolo (per numero di abitanti, 260 per Wikipedia) dell’Umbria.

Al termine di un’indagine avviata a seguito di un controllo in materia edilizia, il Nucleo investigativo del Corpo e gli uomini del comando stazione di Arrone hanno eseguito un decreto di sequestro della procura di Terni: sequestrati dagli uffici comunali tutti i faldoni contenenti le pratiche edilizie sotto inchiesta, che verranno ora vagliate.

Secondo gli investigatori l’amministrazione comunale, per far “cassa” e per aggirare le limitazioni previste per le costruzioni in zona agricola, avrebbe venduto ai vari privati il diritto di edificazione sui propri terreni agricoli. Tali terreni, però, includevano – come invece espressamente vietato dalla legge – anche superfici occupate da bosco, tra cui le faggete vicino a prato Manente, alcuni rimboschimenti di pino nero realizzati negli anni passati e perfino boschi destinati all’uso civico, che sono quindi a beneficio della popolazione residente nel Comune.

Sempre in base alle indagini della Forestale, i numerosi permessi di costruire rilasciati dall’Ufficio tecnico comunale risultavano viziati nella forma e nella sostanza in quanto mancanti di elementi essenziali (come il nulla-osta paesaggistico-ambientale, relazioni geologiche e addirittura le istanze per il rilascio e i progetti architettonici).

La zona montana del Comune di Polino, dove sarebbero dovute sorgere le nuove ville (in alcuni casi i lavori sarebbero già iniziati) ha un’elevata valenza paesaggistico-ambientale sia per la presenza di formazioni boschive montane di pregio (le rinomate faggete di Colle Bertone) sia per la presenza di specie vegetali erbacee ormai rare (tra cui varie specie di orchidee e la genziana lutea) e sia per la presenza di animali altrettanto rari come il lupo e il gatto selvatico. E’ per questo motivo che anche il Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Terni la individua come parte di un ambito ad elevato valore ambientale e paesaggistico in cui deve essere contenuto l’ulteriore sviluppo di nuovi insediamenti edilizi.

Tra gli indagati c’è il sindaco: https://ternioggi.it/polino-il-sindaco-matteucci-e-uno-dei-tre-indagati-per-abuso-edilizio-sono-sereno

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