Da oggi anche gli amici a quattro zampe hanno un loro regolamento: maggior tutela e diritti per loro e poche ma severe regole per i proprietari. Il nuovo regolamento, approvato dalla giunta, è composto da 49 articoli suddivisi in diritti per gli animali e in doveri per i loro padroni i quali, se non rispetteranno tali regole, andranno incontro a pesanti sanzioni.
La prima novità lampante riguarda la nascita della consulta comunale del volontariato animalista alla quale potranno partecipare associazioni animaliste, zoofile e ambientaliste. Di seguito le maggiori novità sul nuovo regolamento comunale:
- per quanto riguarda i mezzi pubblici i cani, accompagnati dai rispettivi padroni, avranno libero accesso su di essi secondo le varie modalità stabilite dalla società gestore del servizio di trasporto pubblico il quale, dovrà riferire di queste modalità al Comune che a sua volta informerà di tale direttiva la cittadinanza
- in merito ai negozi, i titolari dovranno fornire le direttive di accesso all’interno del locale degli animali, nel caso in cui ci siano documentate motivazioni igienico-sanitarie nell’impedire l’accesso ai locali. Dovranno farlo tramite cartello informativo apposto all’esterno e non prima di averlo comunicato all’ufficio comunale Tutela Animali.
- altra novità riguarda la regolamentazione della presenza di animali nelle case di riposo. Il Comune in tal merito incoraggia la presenza degli animali in questi luoghi utilizzati per la pet therapy. In base a ciò, i servizi di Igiene e Sanità pubblica e il servizio Veterinario dell’Asl valuteranno l’igiene e le condizioni dei luoghi di detenzione degli animali.
- obbligo dell’utilizzo del guinzaglio per i cani con una lunghezza non superiore ad un metro e mezzo a meno che non si trovi in aree destinate alla libera circolazione degli stessi.
- a proposito di queste aree, viene istituita la competenza di quartiere che prevede i comitati di gestione per la tutela e l’affidamento gratuitamente di aree pubbliche dedicate ai cani. Le circoscrizioni dei comitati o anche i comitati stessi possono fare richiesta di istituzione di queste aree al Comune.
Per quanto riguarda le sanzioni, chiunque non rispetti tali norme può andare incontro a sanzioni che vanno dagli 80 euro fino ad un massimo di 500 euro.