Continua a meritarsi il soprannome di “oro dei poveri”. Il rame, soprattutto in questi periodi di crisi economica, è sempre più ambito da ladruncoli e malviventi. Dopo che lo scorso giugno erano state trafugate da un complesso edilizio in costruzione e dal cimitero di Gualdo di Narni, decine di grondaie e le relative caditoie del prezioso metallo, questa volta, sempre per lo stesso motivo, ad esser preso di mira dai malviventi è stato un altro cimitero: quello comunale di Narni.
Il bottino stavolta è di notevole consistenza, circa 50 mila euro di rame tra grondaie e caditoie: sono state asportate circa l’80% di tutte quelle installate all’interno. I ladri, che hanno agito in due notti differenti, nel trafugare gli oggetti di rame hanno anche creato danni alle lapidi, statue di marmo, crocefissi e lampade votive presenti all’interni del cimitero. Il tutto è stato scoperto due mattine fa dai dipendenti dell’Asit che hanno notato i lucchetti dei cancelli tagliati e gli effetti causati dalla presenza dei ladri. Gli stessi dipendenti poi hanno provedduto a sporgere denuncia presso i carabinieri della stazione di Narni Scalo che hanno avviato le indagini alla ricerca dei delinquenti. L’unico elemento utile agli investigatori sono le tracce di pneumatici lasciate dagli autocarri utilizzati dai ladri per caricare la merce asportata. Il Comune, allo stesso tempo, valuta l’ipotesi di installare videocamere a circuito chiuso, sia all’esterno che all’interno del cimitero, come deterrente.