Il Balletto Russo in scena all’Anfiteatro Romano con “Romeo e Giuletta”, la recensione

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Di Damiano Bacci

Dopo aver calcato il palco dell’Anfiteatro Romano l’anno scorso con lo spettacolo “Il Lago dei Cigni” la danza classica ritorna a Terni presentando “Romeo e Giulietta”, questa volta ad opera della compagnia Balletto Russo di Anna Ivanova, la ballerina solista interprete di Giulietta e di tanti altri ruoli in un repertorio che include “Cenerentola”, “Lo Schiaccianoci”, “La bella addormentata”.

Come nell’omonimo capolavoro di William Shakespeare la storia narra dell’amore tra due giovanissimi nobili veronesi, Romeo e Giulietta, ostacolato però dalla storica rivalità delle rispettive famiglie. I due riescono a sposarsi in segreto ma la situazione versa al peggio quando Romeo uccide Tebaldo, il cugino di Giulietta, per vendicare l’uccisione del suo amico Mercuzio. Romeo viene condannato all’esilio e Giulietta è costretta dai genitori a sposare un altro uomo. Grazie all’aiuto del frate che li aveva sposanti segretamente la ragazza escogita un piano: fingere la morte per mezzo di una pozione e, una volta creduta priva di vita, scappare con il suo amato. Romeo purtroppo non viene informato del piano, appresa la notizia della morte di Giulietta si precipita alla cripta ove è deposto il corpo di lei e si suicida in preda alla disperazione. Giulietta, una volta risvegliata , vedendo Romeo privo di vita si uccide. Le loro morti porranno fine ai diverbi tra le due famiglie.

I ballerini si muovono ora con grazia ed eleganza, ora con forza e maestosità, a sottolineare i diversi momenti drammatici della storia. Così Romeo (Aleksandr Alikin) e Giulietta (Anna Ivanova) che si dichiarano reciproco amore nel giardino di villa Capuleti duettano delicatamente, rincorrendosi l’un l’altra, mentre Tebaldo e Mercuzio duellano con sicurezza e spavalderia finché la scena non viene rubata da Romeo e dalla sua ira per la morte dell’amico. Percepiamo nitidamente il dolore tra i due amati al momento di lasciarsi dopo l’unica notte passata insieme. Anna Ivanova riesce a trasmettere efficacemente la fragilità della giovane Giulietta e allo stesso tempo la sua determinatezza nel rifiutare il matrimonio impostole dai genitori. La scena finale è un climax di tristezza e drammaticità che accompagna prima la disperazione di Romeo e poi il dolore di Giulietta. I ballerini con la loro espressività e i loro movimenti integrano validamente le splendide musiche di Sergej Prokofiev cercando di coinvolgerci nella triste storia d’amore dei protagonisti.

Problemi meteorologici hanno costretto la compagnia a condensare i due spettacoli previsti in un’unica serata, uno dopo l’altro, facendo iniziare il primo con le ultime luci del tramonto perdendo così parte dell’atmosfera creata dall’illuminazione. Durante il primo spettacolo un saltuario rumore “tecnico”di fondo ha infastidito un po’ la musica di Prokofiev.

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