Melasecche: ”Il sindaco difende amici di partito ma nessuna soluzione ai problemi di Terni”

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Il consigliere comunale Udc Enrico Melasecche replica alle parole del sindaco Leopoldo Di Girolamo Di Girolamo che lo aveva accusato di gettare solo “fango, veleno e falsità” (qui l’articolo). In una nota Melasecche sostiene che il primo cittadino sia più impegnato a tutelare e favorire gli amici di partito, compresi quelli coinvolti in procedimenti giudiziari, piuttosto che occuparsi del bene di Terni: non ha fatto nulla per eliminare la tassa Tevere-Nera, non sta operando per il mantenimento della sede Asl, non ha alzato la voce in difesa dell’università e sta facendo spegnere i progetti di sviluppo attivati negli anni passati. “Se non sta attento – scrive il consigliere Udc – con i grillini che avanzano e che a Terni ben poco possono criticare se non quanto fatto da lui e dal suo predecessore negli ultimi tredici anni sarà costretto a tornare a fare il medico di famiglia, professione per la quale è sicuramente più tagliato e su cui molti clienti (ma anche la maggioranza dei ternani) aspettano che ritorni”. Infine Melasecche invita Di Girolamo ad un confronto pubblico.

Il comunicato del consigliere comunale Udc Enrico Melasecche:

“Mai Terni è stata oggetto di una spoliazione sistematica di ruolo, di capacità future di ripresa, ben oltre la media umbra e la situazione di crisi nazionale. In questo quadro un sindaco capace avrebbe da tempo aperto un dialogo con tutti coloro che in questa città esprimono idee, serietà, esperienza, valori. Ma un dialogo non basato su piccoli favori personali come lui vorrebbe fare ma su un programma chiaro di fine consiliatura, deciso e alla luce del sole, senza poltrone da spartire che a noi non interessano.

In fondo, fa finta di averlo dimenticato, fa il sindaco contro il volere del 62% dei ternani, votato quindi solo dal 38% di essi, la percentuale più bassa nella storia della città per uno come lui che ha fatto carriere tutta all’interno del PCI, PDS, DS, PD ed a quel partito deve tutto.

Lui no, difende il passato prossimo, copre i debiti fatti ben oltre la legge, difende soprattutto i suoi amici di partito, non consentendo al Comune di tutelare i propri interessi lesi, così sostiene la Magistratura e non il sottoscritto, da comportamenti non proprio adamantini di chi lo ha preceduto: sindaco, assessori, amministratori e dirigenti ASM.

Un gruppo di consiglieri comunali che svolgono seriamente il ruolo che loro compete, quello della analisi critica, dal Gruppo Baldassarre, all’UDC a Terni Oltre, ma anche altri che stanno nel PD ma seguono Renzi, lo infastidisce e lui, coda di paglia, attacca in particolare il sottoscritto, rispondendo con povere bugie ed offese personali. Mai una risposta concreta sui problemi.

Allora gli chiediamo:

1)- cosa ha mai fatto per togliere ai ternani quella tassa ingiusta ed odiosa della Tevere Nera? Un bel nulla! Non una parola a favore della città ha speso davanti alla compagna Cecchini, Assessore all’Agricoltura, colpevole di un ritardo vergognoso rispetto ai 60 giorni che la stessa regionale imponeva;

2)- al di là delle frasi di circostanza cosa sta facendo per difendere la permanenza della ASL a Terni mentre altri stanno manovrando alla grande per togliercela?

3)- la realtà universitaria si sta spegnendo, con corsi di laurea chiusi, sedi costate moltissimo tra poco sbarrate; ha per caso mai battuto un pugno sul tavolo, alzato la voce;

4)- dei progetti sbandierati sul futuro di Terni tutti si stanno spegnendo fra errori e dilettantismo, basta vedere la fine di Papigno, del Centro Multimediale, Villa Palma.

5)- Quanto alle vicende giudiziarie dei suoi compagni di partito si è intestardito con una prepotenza sorda di cui solo lui è capace nel nascondere gli atti relativi alla costituzione di parte civile nel processo sull’inceneritore dell’ASM, come nel caso odierno in cui dovrebbe viceversa portare in Consiglio Comunale gli atti inviati a lui dalla Procura la quale sostiene essere il Comune danneggiato dai comportamenti avvenuti per gli Eventi Valentiniani. Lui, come le tre scimmiette, non vede, non sente, non parla.

Quanto alle previsioni elettorali su si addentra in modo spericolato, se non sta attento, con i grillini che avanzano e che a Terni ben poco possono criticare se non quanto fatto da lui e dal suo predecessore negli ultimi tredici anni sarà costretto a tornare a fare il medico di famiglia, professione per la quale è sicuramente più tagliato e su cui molti clienti (ma anche la maggioranza dei ternani) aspettano che ritorni.

Su tutto, al di là delle schermaglie, quando vuole fare un confronto pubblico, sui problemi della città, documenti alla mano, di fronte ai cittadini, gli rinnovo l’invito. Forse capiremo meglio cosa pensa delle perdite assurde delle Farmacie Comunali e cosa ha fatto lui personalmente negli ultimi anni per cambiare le cose!”

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