Fontana di piazza Tacito sempre più nel degrado. Assessore Ricci: ”Occorre contributo dei privati”

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Il nuovo pennone sarebbe stato montato entro ottobre dello scorso anno e il flusso dell’acqua sarebbe stato ripristinato ad inizio febbraio. Niente di tutto questo (previsto dal Comune di Terni) si è verificato: la fontana di piazza Tacito è ancora monca, malfunzionante e versa nel degrado più totale.

Il vecchio pennone, come molti ricordano, fu rimosso a causa della sua pericolosità accertata da uno studio dell’Isrim (Istituto Superiore di Ricerca e Formazione sui materiali speciali) secondo il quale sarebbe potuto collassare a terra da un momento all’altro (qui l’articolo). Così la fontana venne privata di una delle sue principali componenti. L’assenza sarebbe dovuta durare pochi mesi visto che da palazzo Spada assicurarono che entro ottobre la fontana avrebbe avuto un nuovo pennone realizzato da Ast (qui l’articolo). Sono passati invano 4 mesi e dell’asta d’acciaio non c’è traccia. D’altra parte a caval donato non si guarda in bocca: il nuovo pennone sarà infatti finanziato dal Tubificio che si prende quindi il tempo necessario per la realizzazione ed installazione.

Lo scorso gennaio aveva smesso di funzionare anche il pompaggio dell’acqua: la fontana era rimasta a secco (qui l’articolo). L’assessorato ai lavori pubblici aveva garantito che in pochi giorni almeno questo problema sarebbe stato risolto. In realtà la sostituzione dei cavi elettrici danneggiati è avvenuta ma questo è incredibilmente riuscito a peggiorare la situazione visto che le pompe, ormai vecchie, non funzionano adeguatamente e all’interno della fontana si è formato una specie di stagno con acqua putrida e dall’aspetto ben poco gradevole.

L’assessore ai lavori pubblici, Silvano Ricci, oggi ha spiegato al Giornale dell’Umbria che in bilancio sono stati stanziati dei finanziamenti ma si augura di riceverne altri da privati. “Per il pennone d’acciaio – dichiara Ricci – c’è il finanziamento del Tubificio della Tk, ma rimane tutta la parte del sistema elettrico e idraulico. Le pompe, per esempio, sono ormai da museo e vanno sostituite quindi, occorrono ‘sponsor’ in grado di coprire i costi. Quanto ai mosaici del Cagli, il Comune ha messo in bilancio 400 mila euro per il restauro, ma ancora non c’è nulla di concreto, stiamo aspettando anche il contributo di qualche privato, almeno ce lo auguriamo”.

Insomma, per la manutenzione (rinviata da anni) di uno dei principali simboli della città, si aspetta che si faccia avanti qualche sponsor. Intanto palazzo Spada pensa a riqualificare la piazza: “Entro quest’anno partono i lavori. Il cantiere – dice ancora Ricci – è già finanziato con i soldi del Puc2, è ora di dare una risposta concreta alla città riqualificando la piazza principale da troppo tempo bisognosa di cure”. Il volto futuro della piazza dovrebbe apparire così: la fontana sarà usata come rotonda deviando la circolazione anche nella zona fino ad oggi non accessibile, due nuove pensiline per gli autobus, dei punti verdi e “arredi di pregio”. Infine, agli automobilisti abituati a sostare nella piazza esponendo il disco orario, non farà piacere sapere che “le aree di sosta in superficie saranno destinate a sparire”.

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