Come ogni mattina, anche lo scorso venerdì numerosi clienti si erano recati nello storico bar Pazzaglia per fare colazione. Intorno alle ore 11, è però entrato un custode giudiziario nominato dal tribunale di Terni che ha invitato tutti ad uscire ed ha apposto i sigilli al noto locale.
Dopo aver fatto uscire clienti e personale dipendente, si è rivolto all’attuale gestore del bar, Stefano Amici, obbligandolo ad abbassare le serrande e a chiuderlo. Un sequestro disposto dal giudice Massimo Zanetti e chiesto dall’avvocato Gianni Ranalli, legale di Raffaello Federighi e Antonella Bruni, titolari delle due società che dovrebbero iniziare a gestire il bar Pazzaglia, rilevandolo da Amici.
LA VICENDA – I due imprenditori che hanno avanzato la richiesta di sequestro del locale avevano raggiunto un accordo con Amici ed era stata stipulata la cessione del marchio d’azienda, degli arredi e degli strumenti del bar. Inoltre, secondo la versione di Federighi e Bruni, sarebbe già stata versata una somma che sarebbe servita per far fronte ad una piccola parte dei tanti debiti. L’accordo prevedeva inoltre la permanenza di tutti i dipendenti mentre Amici sarebbe stato assunto come gestore.
Oltre a ciò, i due imprenditori si sarebbero messi d’accordo anche sul contratto di locazione con la famiglia Ciri di Spello, proprietari dello stabile ove è situato il bar. L’accordo dovrebbe prevedere un affitto mensile di 6 mila euro a fronte di lavori completi di restyling dell’intero locale, a carico della nuova gestione, con l’obiettivo di far tornare il bar agli antichi fasti. Lavori che avrebbero dovuto iniziare a luglio, con il locale completamente chiuso per due settimane, e che sarebbero proseguiti a tappe con il bar aperto. Tutto questo non è mai avvenuto perché Stefano Amici, all’ultimo momento, si sarebbe tirato indietro lamentando a sua volta impegni non rispettati. La storia è quindi finita sul tavolo del giudice ed ecco spiegato il sequestro operato dal custode giudiziario ed avanzato da Federighi e Bruni.
L’UDIENZA – Stefano Amici, intanto, si è rivolto allo studio legale Morcella per opporsi al sequestro giudiziario del locale disposto dal giudice Zanetti. L’udienza di convalida del sequestro si terrà il prossimo 17 luglio al tribunale di Terni: davanti al giudice si confronteranno le due parti assistite dai loro legali.
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