Ternana – Catanzaro, disservizi e coda interminabile a botteghini, una lettera aperta a Zadotti

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ternana catanzaroIeri è ufficialmente iniziata la stagione 2014-2015 della Ternana: nel match di Coppa Italia disputato al Libero Liberati i rossoverdi hanno battuto il Catanzaro per 2-1. A decidere l’incontro è stata una doppietta di Avennatti siglata nel primo tempo, inutile il gol dei calabresi messo a segno da Pagano all’89. Certamente un buon inizio, parzialmente macchiato da disservizi ai botteghini, come racconta un tifoso che, amareggiato e arrabbiato per quanto patito, ha scritto una lettera aperta al presidente Zadotti.

Questa è la lettera integrale:

Egregio Presidente,

è da poche ore terminata la gara di Coppa Italia tra Ternana e Catanzaro ma ancora non riesco a smaltire l’enorme arrabbiatura ed il profondo senso di tristezza che ho provato nell’assistervi.

Non parlo, sia chiaro, dello spettacolo in campo, al quale non ho potuto assistere dall’inizio malgrado fossi giunto allo stadio con largo anticipo; mi riferisco a tutto quello che è successo prima, ai botteghini, indegno e disgustoso corollario di un incontro di calcio del 2014!

Sono giunto ai botteghini, insieme a mio figlio di 10 anni, poco prima delle 19.00 e mi sono stupito nel vedere un gran numero di persone in fila agli stessi; grossomodo lo stesso numero di persone che avevo visto la mattina intorno alle 11.00 e che mi avevano indotto a rinunciare, rinviando l’acquisto al momento della gara.

Mi bastano pochi minuti per rendermi conto che quella folla non è dovuta alla massiccia presenza di tifosi, vogliosi di assistere alla prima gara ufficiale della squadra del cuore, ma alla disorganizzazione che regnava sovrana: la fila non avanzava, non c’erano indicazioni su dove e come posizionarsi, in più continuava ad arrivare gente che si accalcava senza un ordine logico.

Passano i minuti e nessuno sembra muoversi. In poco tempo mi trovo “risucchiato” in mezzo a tante persone e –per fortuna- invito mio figlio ad uscire da quella bolgia dantesca e ad aspettarmi a lato insieme a qualche suo amichetto, anche perché scopro, con un certo disappunto, che di “sportelli” attivi ce ne erano soltanto due. Dopo circa un’ora di attesa ho percorso pochi metri, qualcuno sconsolato o arrabbiato abbandona la fila (forse è proprio questo l’intento della Società?) e la situazione inizia ad essere critica. Il malcontento cresce, qualcuno protesta più o meno animatamente, qualcuno spinge, c’è chi grida e chi prova a fare il furbo superando gli altri; c’è chi se la prende con le ragazze della biglietteria (nel frattempo sono diventati ben tre gli sportelli aperti!) e chi inizia ad alzare la voce: tra sudore, spinte, pestoni e parolacce ci si rende conto che gran parte degli astanti non potranno assistere all’incontro dall’inizio.

Alle 20.45 la situazione rischia di degenerare; sembra di essere su uno di quei carri bestiame addetti al trasporto di animali da macello! Si spinge e c’è chi si trova incastrato vicino alle transenne o vicino al fabbricato della biglietteria, donne e bambini sono quelli che più di tutti rischiano seriamente l’incolumità; le ragazze della biglietteria minacciano di chiudere tutto ed andarsene, nella completa assenza di stewart, addetti della società o forze dell’ordine. Tutti posizionati ai cancelli, ai tornelli, in campo, agli incroci, nelle sale operative o chissà dove ma nessuno presente dove effettivamente c’era bisogno.

Ad un certo punto, quando la rabbia monta e il pericolo cresce, si diffonde la notizia che i cancelli siano stati aperti per tutti, così, tra nuove spinte, corse, esasperazione e notizie smentite, ci si è spostati tutti verso i prefiltraggi, ricreando ancora una situazione di pericolo, in verità ottimamente gestita da un ufficiale dei carabinieri che ha permesso, in pochi minuti, a tutti di entrare – con o senza biglietto – ed al sottoscritto e al proprio figlio di varcare i tornelli della curva Est “Viciani” nell’istante esatto in cui Avenatti raddoppiava, intorno alle 21:00!!

Due ore da incubo!

La più completa disorganizzazione, con tempi biblici per stampare i biglietti, file pericolosissime, assenza di responsabili in loco e tanta, tanta fortuna che ha permesso che non sia accaduto nulla di grave.

Le chiedo, Presidente, se lei fosse al corrente dell’accaduto; se ritiene giusto che si verifichino situazioni del genere; se le interessa minimamente che ciò non accada più e quali misure intende adottare affinché tali fatti gravi ed incresciosi non abbiano a ripetersi. Se crede possibile che nell’era del calcio in poltrona, dei biglietti nominativi e dei controlli con scanner e tornelli, la Società che rappresenta abbia costretto qualche centinaio di persone a fare oltre due ore di fila in maniera indegna di un Paese civile e, alla fine, ad entrare senza alcun controllo, alla faccia proprio del biglietto nominativo, del posto assegnato, delle perquisizioni e dei controlli a mo’ di check-point.

Vorrei inoltre sapere se è consapevole che tutto ciò non può che allontanare i ternani dalla propria squadra, aumentando in maniera esponenziale quella distanza tra squadra e tifoseria che evidentemente non si vuole affatto ridurre. Quante delle persone maldestramente offese ieri sera non vorranno più saperne di avvicinarsi ancora al Liberati? Quante famiglie, quanti bambini tenteranno di rivivere una situazione da incubo pur di tornare a vedere la squadra del cuore? Questo significa portare le famiglie allo stadio? Due ore di spintoni, esasperazioni, parolacce e urla?

Dai responsabili della sicurezza dello stadio e dal delegato ai rapporti con i tifosi, che leggono per conoscenza, gradirei sapere se sono consapevoli della situazione di estremo pericolo per la pubblica incolumità venutasi a creare in occasione della gara predetta e se, secondo loro, sono state attuate tutte le misure indispensabili atte a garantire l’incolumità e l’accesso in sicurezza allo stadio.

Mi chiedo, inoltre, se tali gravissimi eventi si sono verificati in occasione di una gara estiva di Coppa Italia alla quale hanno assistito poche migliaia di persone, cosa potrebbe succedere in occasione di gare di campionato indiscutibilmente di maggior richiamo? A meno che non si voglia deliberatamente giungere a “quella gara” con pochissimi, intrepidi, inguaribili tifosi presenti…

Profondamente amareggiato, in attesa di cortese riscontro, distintamente La saluto.

Forza Fere!

Fausto Ottaviani

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