Sindaco Di Girolamo: ”Parole del Papa sull’Ast sono monito di straordinaria rilevanza”

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sindaco Leopoldo Di Girolamo“Le parole del Papa sulla vertenza Ast, sul lavoro come elemento essenziale della dignità dell’uomo, sono un monito di straordinaria rilevanza, che indicano la strada della giustizia, dello sviluppo capace di coniugare profitto con le esigenze della persona. Non ci può essere benessere senza porre attenzione alle comunità, agli uomini e le donne che lo costituiscono. Non si può giocare in alcun modo con i diritti primari delle persone, e cioè il lavoro quale cardine di una dimensione materiale e di un benessere spirituale”. E’ quanto dichiara il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo commentando l’intervento del Papa. Parole riprese da tutti i maggiori mezzi di comunicazione.

“Non avevamo dubbi – prosegue il sindaco – che il Santo Padre avrebbe avuto parole, pensieri e preghiere, per la vicenda Ast, perché è un Pastore particolarmente attento alla vita quotidiana delle persone, alla dimensione lavorativa, a quella familiare. L’intervento del Papa è l’apice di un’attività profonda e sentita che ha visto tutta la Chiesa Ternana impegnata sul versante del lavoro e in particolare della grande vertenza Ast, penso alle recenti parole del vescovo Piemontese, al quelle dei suoi predecessori, i vescovi Paglia e Vecchi, che su questo versante si sono spesi con slancio e generosità. Ringrazio tutti per l’affetto e lo stimolo che hanno dato alla nostra città e al suo mondo del lavoro”.

“Una chiesa così vicina – aggiunge Di Girolamo – è un elemento di forza della comunità Ternana che ha bisogno di straordinaria compattezza, forza e mobilitazione per affrontare una vicenda di così vasta portata. La vicinanza del Papa e di tutti coloro che in questi mesi da tutta la Regione e il Paese hanno fatto sentire la loro voce a sostegno di Terni è un grande incoraggiamento e ci consente di affrontare con maggiore forza e serenità appuntamenti non facili, ad iniziare da quello di domani al ministero delle Attività Produttive”.

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