Terni, ricevevano pensione ma abitavano fuori dall’Italia: 5 stranieri denunciati

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guardia finanza terniRisultavano essere residenti a Terni e così percepivano l’assegno sociale: erano invece tornati nei loro Paesi di origini, fuori dall’Italia. Cinque cittadini stranieri sono stati scoperti e denunciati dalla guardia di finanza di Terni nell’ambito di un’indagine nazionale in collaborazione con l’Inps.

L’assegno sociale è uno strumento assistenziale, del valore massimo di circa 600 euro mensili, che viene corrisposto ai cittadini italiani e stranieri stabilmente residenti Italia, con più di 65 anni di età ed in particolari situazioni di disagio economico. I beneficiari sono obbligati a comunicare eventuali assenze continuative dal territorio nazionale superiori a 30 giorni, ai fini della sospensione temporanea dell’erogazione. La pensione sociale spetta insomma a chi risiede effettivamente in Italia.

L’operazione che ha portato alla denunce ha preso le mosse dall’analisi dei dati relativi ai fruitori del beneficio, messi a disposizione dall’Inps e posti a sistema con le banche dati ed altre attività di polizia svolte sul territorio, fino al materiale avvio delle ispezioni, eseguite nei comuni di Terni, Montecastrilli, Avigliano Umbro ed Attigliano.

Al termine delle indagini sono state individuate 5 persone che percepivano la pensione mediante accredito in conto corrente senza però averne il diritto poiché tornati definitivamente nei loro Paesi di origine o risultati, sin dall’inizio, solo fittiziamente residenti nel territorio nazionale. Quest’ultimo è il caso di un cittadino libanese. Una coppia di pensionati uruguaiani ultrasettantenni aveva risiedeva invece in Italia soltanto per 6 mesi, quelli di caldo in Italia, per poi migrare con il primo di nuovo in Sud America.

Tutti e 5 sono stati denunciati per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato ed all’Inps, Ente che ha provveduto all’immediata sospensione dell’erogazione del beneficio con contestuale avvio delle procedure per il recupero di quanto indebitamente percepito. Si calcola un danno complessivo di circa 50 mila euro.

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