Qualche giorno fa sono iniziati i lavori di messa in sicurezza di Villa Palma, la nota residenza storica ternana, negli ultimi anni sotto i riflettori a causa del suo degrado – un patrimonio lasciato marcire – e della sua pericolosità. Terni Città Futura, movimento politico che da anni si occupa della questione spingendo per la sua riqualificazione, esprime soddisfazione anche se l’intervento non viene ritenuto sufficiente basta, viene chiesta l’apertura di un tavolo di confronto per decidere il restauro e il suo futuro utilizzo. Richiesta che, su Facebook, l’assessore Armillei dice di essere pronto ad accettare.
“Come associazione Terni Città Futura – è scritto in una nota – abbiamo portato avanti una lunga campagna di sensibilizzazione affinché non si perdesse la memoria di uno dei monumenti più insigni, anche se tra i meno conosciuti della nostra città, la monumentale Villa dei Marchesi Sciamanna ovvero Villa Palma; la più imponente e rilevante, dal punto di vista storico ed artistico, tra le residenze storiche di campagna del nostro territorio. Abbiamo convocato studiosi ed esperti in un convegno, svoltosi presso Palazzo Gazzoli nel dicembre del 2012, raccogliendo preziosi contributi che serviranno a tracciare le basi per uno studio approfondito delle vicende storiche e della qualità degli artisti, che hanno lavorato alla costruzione ed alla decorazione della storica dimora. Gli atti di quel convegno sono diventati una preziosa ed esclusiva pubblicazione, che abbiamo regalato alla città in un ulteriore convegno di presentazione presso l’archivio di Stato a Terni nel febbraio di quest’anno”.
“Allestendo una mostra fotografica nel centralissimo Largo Villa Glori – continua l’associazione – abbiamo portato all’attenzione della cittadinanza lo stato di degrado e di abbandono in cui versava dopo anni di totale noncuranza la storica magione. Recentemente abbiamo interessato i critici d’arte Vittorio Sgarbi e Philippe Daverio, consegnando loro un dettagliato dossier. Siamo sicuramente orgogliosi di aver tenuto fin qui alta l’attenzione collettiva al fine di evitare una perdita che la città non può permettersi soprattutto in un passaggio così difficile della sua storia contemporanea. Non possiamo quindi che accogliere con grande soddisfazione la notizia (testimoniata dalle foto allegate) che dopo numerosi annunci e molteplici rinvii finalmente siano partiti i primi lavori per la messa in sicurezza di Villa Palma. Per questo abbiamo dovuto attendere che si chiarissero le complesse vicende in merito alla proprietà, con la definitiva acquisizione da parte di Banco Desio della Banca Popolare di Spoleto, acquisizione che ha finalmente fornito un riferimento chiaro e preciso su chi avesse titolo ad intervenire”.
“Partendo da questo primo traguardo – prosegue Terni Città Futura – vorremmo dare un ulteriore stimolo per una positiva risoluzione della vicenda. Ci auspichiamo per questo che i principali soggetti interessati ovvero il Comune di Terni, la Soprintendenza per i Beni Architettonici dell’Umbria e la proprietà, oltre ad adoperarsi per il proseguo dei lavori al fine di garantire il restauro complessivi della Villa in tutte le sue parti architettoniche e decorative, vogliano cogliere oggi la preziosa occasione per trasformare questo intervento in un interessante tassello di sviluppo per la nostra città che tanto sta soffrendo per le vicende legate alla difficile soluzione della vertenza industriale dell’Acciai Speciali Terni. Auspichiamo che la nuova proprietà, acquisendo il controllo di una banca così radicata sul nostro territorio, voglia aprire una fase nuova di investimenti che valorizzino le peculiarità storiche e le possibilità di sviluppo complementare dell’Umbria meridionale. Auspichiamo inoltre un’opera forte di coinvolgimento delle migliori forze della nostra città che dovrebbe iniziare già dalla fase del recupero, trasformando i lavori di restauro in un esemplare ‘cantiere scuola’ che coinvolga giovani professionisti del settore dei beni culturali, permettendo la crescita delle professionalità già presenti ed eventualmente contribuendo a formarne delle nuove con appositi corsi di formazione ed esperienza di cantiere”.
“La nostra principale proposta – conclude l’associazione – è quella di aprire un importante percorso di confronto, un così detto tavolo dove far sedere Comune di Terni, Soprintendenza ai Beni Architettonici dell’Umbria, Regione Umbria, Banca Desio per delineare, insieme alle associazioni ed agli operatori culturali e sociali del territorio, un progetto complessivo di utilizzo e valorizzazione di Villa Palma e dell’intero settore urbano in cui la stessa si colloca, per gli indubbi valori paesaggistici e storico culturali di tutto questo ambiente. Per questo facciamo appello ad esempio all’assessore alla Cultura del Comune di Terni, già sollecitato sul tema Villa Palma. Riteniamo determinante che ogni idea e ipotesi di futuro utilizzo di uno stabile del valore di Villa Palma debba essere quanto più possibile condivisa e decisa con il contributo di tutti i maggiori soggetti culturali ed economici cittadini, vista soprattutto la difficoltà della vertenza AST che ha scoperto ulteriormente la debolezza del nostro sistema economico che si basa quasi integralmente su un unica gamba e che, in momenti di difficoltà, sconta la mancanza di elementi alternativi su cui poggiarsi. Riteniamo quindi indispensabile che si approfitti di una simile occasione per trasformare il recupero di Villa Palma in una preziosa opportunità di valorizzazione del nostro patrimonio in funzione di un modello di sviluppo economico e sociale che affianchi sempre di più settori complementari al nostro modello economico basato quasi totalmente sul contributo del settore industriale”.