A Terni, oltre che a Perugia e Foligno, verrà prodotto Css, cioè combustibile solido secondario, ossia materiale ricavato dai rifiuti e destinato ad essere bruciato in inceneritori. Secondo il piano della Regione Umbria, che dovrebbe essere approvato dalla Giunta nella prossima settimana, tutto il Css sarà comunque bruciato fuori regione. Il Comitato No Inceneritori Terni è fortemente critico ed ha elementi per ritenere che alla fine il Css sarà bruciato dai due inceneritori di Maratta.
Il comunicato del Comitato No Inceneritori:
“Apprendiamo dalla stampa le dichiarazioni dell’assessore regionale all’ambiente Rometti riguardo la produzione di CSS a Terni, ottenuto appunto dai rifiuti prodotti dalla nostra provincia. Al di la del fatto che secondo la Regione questo combustibile da residuo secco dei rifiuti verrà bruciato fuori regione, resta il fatto che malgrado la soluzione del CSS venga fatta passare come “green” per risolvere il problema delle discariche, in realtà per queste sono previste altri ampliamenti. Una palese contraddizione che ovviamente serve a favorire in eterno le stesse discariche.
Inoltre facciamo presente all’assessore che lo Sblocca Italia prevede, è vero, la circolazione di rifiuti fuori dagli ambiti regionali ma in prima istanza gli impianti bruceranno quelli della propria regione. Inoltre denunciamo l’ennesima mistificazione: si dice di non prevedere un nuovo inceneritore, passando questa come una scelta politica, ma nei fatti si nasconde che ARIA srl é si un inceneritore ma tecnicamente si configura come centrale termoelettrica, proprio una delle tipologie di impianti che potranno bruciare CSS. Gli ricordiamo poi che a Terni gli inceneritori sono ormai due. Per non parlare del fatto che attualmente la Provincia di Terni proprio per questo inceneritore ternano sta gestendo la richiesta di modifica per bruciare i rifiuti urbani, richiesta avanzata da Acea grazie allo Sblocca Italia.
Rometti racconta una realtà che non esiste, realtà invece molto chiara ai ternani. Chiediamo a lui ad esempio se non sia necessario che la Regione Umbria impugni lo Sblocca Italia anziché favorire l’incenerimento in tutte le sue forme. E al Comune di Terni: quando accadrà finalmente che le scelte industriali di Asm e dell’Ati4 siano comunicate dal Comune di Terni attraverso il suo Sindaco? Del resto lui è anche presidente dell’Ati4, presidente della Provincia e come primo cittadino anche responsabile dell’azienda ancora pubblica. Qualche potere lo ha, o no?”.
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