Il bottino di cinque differenti furti compiuti a Todi: è quanto hanno trovato i carabinieri all’interno di un furgone fermato nel centro di Amelia. Uno degli uomini che erano a bordo del veicoli è stato arrestato mentre altri due sono riusciti a fuggire.
Intorno alle 6,30 di venerdì scorso, una gazzella, transitando in piazza XXI Settembre, ha notato un furgone Hyunday bianco che stava proveniva dalla direzione di Orvieto. I militari, insospettiti dal mezzo che era malmesso ed aveva targa bulgara, hanno deciso di raggiungerlo per un controllo ma non appena si sono avvicinati, il furgone si è fermato di colpo e i tre occupanti, tutti uomini, si sono fuggiti a piedi verso i vicini istituti scolastici per poi separarsi e prendere ciascuno diverse vie cittadine. I carabinieri si sono messi all’inseguimento, prima con l’autovettura e successivamente a piedi, riuscendo a bloccare uno dei tre che aveva cercato di nascondersi dietro un’autovettura in sosta. Gli altri due sono invece riusciti a far perdere le proprie tracce.
E’ stato poi ispezionato il furgone sul quale i militari hanno trovato numerosi attrezzi agricoli, cavi elettrici, utensili da cantiere, taniche di gasolio ed altro materiale. Dai successivi accertamenti è emerso che tutto il contenuto del mezzo era il bottino di una serie di furti commessi nel corso della notte precedente nella zona di Todi. La refurtiva è poi stata restituita a 5 diversi legittimi proprietari che ancora non si erano accorti di essere stati visitati dai ladri.
Il soggetto bloccato, un 47enne romeno senza fissa dimora ma con precedenti per furto e una figlia domiciliata nel campo nomadi romano di Ponte Galeria, è stato arrestato con l’accusa di ricettazione in concorso con i due soggetti fuggiti e condotto nel carcere di Terni. Anche il furgone è stato sequestrato per verificarne la relativa proprietà ed altri elementi utili per l’identificazione degli altri occupanti del mezzo e l’eventuale diretta commissione da parte loro dei furti in questione.
Spiegano i carabinieri di Amelia che “continua da parte dell’Arma la serrata predisposizione di appositi servizi, effettuati sia con personale in divisa che in borghese, per prevenire e reprimere i reati contro il patrimonio”.