Domenica scorsa, in una delle tante partite di calcio delle giovanili, è accaduto un fatto riprovevole. Nel corso del match degli Allievi di Olympia Thyrus e Todi, il genitore di uno dei giovani dell’Olympia, è entrato all’interno del campo da gioco inveendo e minacciando l’allenatore della squadra di casa, reo, secondo lui, di non aver fatto giocare il figlio.
Ne è scaturito un parapiglia, e il genitore ha cercato venire alle mani con l’allenatore, Nicola Traini (ex calciatore della Ternana in serie A). In una simile situazione, l’arbitro è stato costretto a sospendere la partita al 30’ del secondo del tempo, mandando le squadre negli spogliatoi. E’ partita la segnalazione della Digos ed oggi il questore di Terni ha avviato la procedura per l’applicazione del Daspo nei confronti del genitore che “ha tenuto un comportamento gravemente offensivo dei valori dello sport, in un contesto di calcio giovanile, inscenando una condotta violenta che ha compromesso il regolare svolgimento della gara”.
Il figlio dell’uomo intanto si è scusato con l’allenatore per il comportamento del padre. Dicendosi anche pronto a lasciare la squadra per scongiurare che il tecnico si facesse da parte: decisione ipotizzata in un primo momento da quest’ultimo ma poi rientrata.