Continua la battaglia del comitato No Inceneritori contro il Comune, in merito all’ipotesi di riaccensione dell’inceneritore Terni Ena con il Pulper. “Siamo in attesa di capire se alle parole il sindaco di Terni farà seguire i fatti, e cioè un nuovo piano d’ambito che non prevede l’incenerimento dei rifiuti urbani e che invece faccia della differenziata e del riciclo il centro di una nuova strategia. Noi sosteniamo che fin quando il Comune non adotti una strategia quale quella indicata dalla rifiuti zero, sarà sempre dietro l’angolo l’ipotesi dell’incenerimento, magari tra qualche anno”.
“Il pulper si compone di un 70% di plastiche, metalli e collanti e il restante 30% da cellulosa, ciò significa che si bruceranno sempre materiali che danno origine a sostante nocive ed inquinanti. I quarteiri di Borgo Rivo, Colleluna e Villa Palma, indicati da una ricerca dell’Arpa del 2006 come zone a massima ricaduta delle polveri dell’allora polo di incenerimento di Maratta, torneranno per vent’anni a respirare le nanoparticelle originate dalla combustione di Terni Ena”.
Sono già stati annunciati una serie d’incontri nelle prossime settimane con le istituzioni locali per capire se ci sia o no, da parte loro, l’intenzione di sostenere la volontà di gran parte della città sulla questione inceneritore o al contrario, avallare uno scempio per l’ambiente e soprattutto per la salute.
Inoltre il comitato lancia una serie di appuntamenti per proseguire la protesta con il primo fissato sabato 31 marzo nel quartiere di Borgo Bovio. Per tutti i residenti della zona che hanno intenzione di partecipare, il comitato fa sapere che il ritrovo è fissato alle ore 16 nel piazzale antistante il bar Natalini.