Stamattina è stata rinviata la prima udienza del processo contro l’ex proprietario della Meraklon di Terni, Gianpaolo Fiorletta, e di altri cinque suoi collaboratori, accusati di associazione a delinquere finalizzata all’appropriazione indebita e alla truffa allo Stato. L’udienza è saltata per nullità del decreto di citazione a giudizio.
La procura ha chiamato a giudizio immediato, oltre ai 6 imputati, anche le aziende riconducibili al gruppo Fiorletta, sulla base della legge 231 del 2001, che introduce la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche e delle società. Nel decreto di citazione non sono stati però individuati i difensori di ufficio delle aziende, in mancanza di quelli di fiducia, e per questo il tribunale ha dichiarato il documento nullo. Il pm Elisabetta Massini dovrà quindi emettere una nuova citazione nei confronti delle parti. La procura ha indicato come parti lese l’Inps, la Regione Umbria e le organizzazioni sindacali, ma nessuno tra questi soggetti si è presentato oggi in udienza. La richiesta di costituzione di parte civile verrà invece presentata da due ex lavoratori della Meraklon.
Ai 6 imputati l’accusa contesta di aver distratto dalle casse della Meraklon, dal momento dell’acquisto avvenuto nel 2007, circa sette milioni di euro, e di aver ottenuto indebitamente la cassa integrazione per i propri lavoratori. Nessuno degli imputati era oggi presente in aula.