Morena abita sopra il centro commerciale Leclerc, ha 41 anni ed è disoccupata. Della presenza dell’autovelox in prossimità di casa sua, installato in via Alfonsine, si è accorta a marzo, cioè diversi mesi dopo l’attivazione. Ed è stata un’amara scoperta, realizzata solo quando sono cominciate a fioccare le multe. Il postino le ha recapitato ben 24 verbali: sanzioni per un totale pari a 2mila euro. L’occhio elettronico l’ha fotografata in due occasioni a circa 70 chilometri orari, nelle altre la velocità incriminata è compresa tra i 52 ed i 57 chilometri orari. “Io sono disoccupata da dicembre, riesco a pagare le bollette già con fatica. Ditemi voi come faccio a pagare queste multe?” è il suo sfogo su Facebook.
Morena è forse il caso più emblematico tra i “plurimultati” tramite i due autovelox installati di recente a via Alfonsine e viale dello Stadio. Ma non è l’unica. Le circa 30mila multe elevate in 5 mesi – di cui l’85% comminate ad automobilisti che hanno oltrepassato il limite di 50 di non oltre 10 chilometri orari – hanno colpito maggiormente chi abita nelle vicinanze dei due apparecchi o chi quotidianamente percorre una delle due vie per raggiungere il posto di lavoro.
Ne è una prova la storia di Francesco che avevamo raccontato a febbraio: per raggiungere il suo ufficio ad Orvieto percorre tutti i giorni viale dello Stadio. Risultato: cinque multe nelle prime settimane di attivazione dell’occhio elettronico. Ora racconta su Facebook che gliene sono state recapitate altre 7.
A costar caro a Simona è stata invece l’abitudine di andare a trovare la propria madre nei giorni non lavorativi. Ad oggi le sono arrivate cinque multe per un ammontare di oltre 600 euro. Trattandosi di giorni festivi Simona ha trovato la strada sgombra dal traffico e le foto l’hanno immortalata alle velocità di 61, 71, 64, 66, 76 chilometri orari. Un altro plurimultato è Marco, anche lui cinque multe: fotografato alle velocità di 65, 64, 62, 65, 67 chilometri orari. Sono 374 euro equivalenti a mezzo mese del suo stipendio.
Ci sono poi diversi casi di operai in cassa integrazione della Polymer che transitando quotidianamente in via Alfonsine sono stati raggiunti da svariati verbali. Si tratta di sanzioni che gravano pesantemente su un già precario bilancio.
Nel gruppo Facebook “Basta con gli autovelox aridatece i soldi delle multe” si trovano molti sfoghi di automobilisti che si sentono ingiustamente puniti. Alcuni provenienti da fuori Terni come Luca che scrive: “Ciao a tutti sono un’altra vittima dello spietato autovelox di via Alfonsine. Premetto che sono di prov. di Roma, giustamente ho pensato di fare 130 km per prendere una multa di 230 euro e 3 punti, furbo no!?! Beccato a 61 km/h alle 2.49 del 29/01/12. Se dalle mie parti gli autovelox erano tutti così la mia patente durava dai 2 ai 5 secondi”.
Storia più o meno simile quella raccontata da Maddalena: “Mio figlio, un ing. milanese di 36 anni è venuto a trovarmi per le feste ed ha preso la contravvenzione per solo 6 Km, una persona precisa che a Milano non prende mai una multa, pur lavorando sempre da un posto all’altro con la macchina aziendale. Mi sono vergognata per la mia città!”. Ad arrossire non è sola.