Rispondendo ad un’interrogazione del capogruppo in Regione Udc, Sandra Monacelli, l’assessore regionale alla Sanità, Franco Tomassoni ha assicurato che, per l’ospedale di Terni “è ormai arrivato il tempo di interventi strutturali che ne migliorino non solo la funzionalità, ma anche la qualità. Purtroppo la mancanza di risorse finanziarie per l’edilizia sanitaria, capitolo completamente azzerato dalle diverse manovre finanziarie governative, ci ha portato ad una situazione di precarietà. Riconoscendo la validità del nosocomio ternano, non solo per il territorio umbro, ma anche per l’attrattività che esercita nei confronti del territorio laziale, la Regione Umbria sta cercando di portare avanti, attraverso il reperimento di proprie risorse, interventi che in parte sono già stati attuati e in parte dovranno essere effettuati in tempi relativamente brevi”.
“Già nel 2009 – ha ricordato l’assessore – è stato approvato il nuovo Programma pluriennale regionale degli investimenti per la realizzazione e l’ammodernamento delle strutture sanitarie e per l’acquisizione di tecnologie per le quali la Giunta ha previsto l’assegnazione di fondi per quasi 41 milioni di euro, su un totale di euro 124 milioni. In particolare, per l’Azienda ospedaliera di Terni il programma prevedeva le seguenti assegnazioni: 16milioni 847mila e un mutuo cui doveva accedere l’Azienda ospedaliera per un totale di 24milioni 813mila euro. Tenuto conto delle richieste effettuate dall’Azienda ospedaliera di Terni e dalle condizioni strutturali sia dell’azienda che del nosocomio, la Giunta regionale ha rimodulato l’assegnazione dei fondi aumentando la quota relativa al 2011: da euro 3milioni 921mila a 6milioni 266mila lasciando invariato l’importo totale”.
“Gli interventi previsti – ha continuato Tomassoni – riguardavano l’adeguamento alle norme prevenzionali, la ristrutturazione e riqualificazione funzionale e la logistica dei sistemi sanitari e il rinnovo della dotazione tecnologica. Attualmente, sono stati portati avanti alcuni lavori tra cui l’ampliamento e la ristrutturazione dialisi centro donna; l’acquisizione in proprietà di un sistema di trigenerazione per la produzione di energia elettrica e frigorifera, attualmente in regime di locazione; interventi manutentivi di ristrutturazione, riqualificazione logistica delle risorse di oncoematologia, terapia intensiva, blocco operatorio, medicina legale; adeguamento e potenziamento della rete informatica. La Giunta regionale ha quindi approvato il piano degli interventi delle verifiche sismiche di livello 1 e 2 delle strutture sanitarie strategiche, prevedendo per l’Azienda ospedaliera di Terni 113mila 348 euro”.
Monacelli nell’interrogazione all’assessore chiedeva di “superare le gravi criticità presenti nell’ospedale Santa Maria di Terni e definire con chiarezza il ruolo che il nosocomio rivestirà nel quadro della riforma del sistema sanitario regionale” rimarcando “i deficit strutturali (antisismicità, impiantistica, scarsità di posti letto) presenti soprattutto nelle strutture sanitarie di riferimento come quella di Terni”. Ed in particolare per queste strutture, Monacelli chiedeva alla Giunta di fare “scelte chiare nel piano investimenti 2010-2012”.
La risposta di Tomassoni non ha soddisfatto pienamente Sandra Monacelli perché, ha spiegato, “pur avendo chiaro il fatto che siamo in presenza di scarsità di risorse, i molteplici bisogni andrebbero ordinati. Siamo purtroppo di fronte ad una scarsa programmazione per ciò che attiene le priorità dell’edilizia sanitaria. Vanno fatte scelte lungimiranti. Anziché ragionare oggi sulla opportunità di nuove strutture, nuovi ospedali, sarebbe più sensato cercare di mettere in sicurezza, con criteri di antisismicità, quelli esistenti”.