In merito ad un nostro articolo relativo all’operazione denominata “Genio e sregolatezza” condotta dal Corpo forestale e dalla Procura di Viterbo, che ha portato all’arresto di 12 persone e a 51 denunce con accuse che vanno dalla turbativa d’asta alla corruzione, riceviamo e pubblichiamo una rettifica da parte di Cosp Tecno Service. La società era stata accostata alle indagini: risulta invece completamente estranea. Queste le parole della società:
Nell’articolo in cui si dà conto di un’inchiesta su appalti e tangenti si fa riferimento “al ternano Michele Imperiale della Cosp Tecno Service all’epoca dei fatti”.
A tutela della reputazione e della serietà di Cosp Tecno Service, società di servizi che opera nel settore dei servizi in tutto il territorio nazionale, intendiamo precisare che Michele Imperiale non è mai stato né amministratore né dipendente di Cosp Tecno Service.
Per ulteriore chiarezza precisiamo che nel periodo 2009/2010 Cosp Tecno Service ha gestito servizi di igiene urbana in due Comuni della provincia di Roma, ed in quella occasione ha avviato rapporti commerciali con una società, affidandogli dei servizi. Il Sig. Michele Imperiale risultava Presidente del Consiglio di Amministrazione quindi Legale Rappresentante di tale società. Gli appalti sono regolarmente scaduti nel corso dell’anno 2010.
Precisiamo ancora che Cosp Tecno Service è assolutamente estranea all’inchiesta citata nell’articolo, e che non è mai stata chiamata in causa dagli organi inquirenti. L’unico accostamento tra Cosp e la vicenda giudiziaria è quello comparso nell’articolo in questione, pubblicato oggi sulla vostra testata.
