Ast, fermata estiva anticipata per lavoratori Sdf. Operaio prosegue sciopero fame

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ast-terni-lavoratoriProsegue la vertenza Ast condita da nuovi atti unilaterali del management. Oggi è toccato ai lavoratori della Società delle Fucine (Sdf) che avrebbero dovuto lavorare anche questa settimana per completare alcune lavorazioni destinate ad essere spedite ai clienti: ieri sera l’azienda ha annunciato la fermata degli impianti a partire da oggi, impedendo così di evadere gli ordinativi. Una delegazione dei lavoratori Sdf si è allora recata davanti al Comune di Terni protestando e chiedendo di incontrare il sindaco Leopoldo Di Girolamo.

SCIOPERO FAME Intanto l’operaio Andrea Maurelli prosegue lo sciopero della fame pur continuando normalmente i propri turni di lavoro: è giunto al 12esimo giorno. Ad inizio della clamorosa iniziativa di protesta aveva deciso di proseguire il digiuno fin quando non avrebbe incontrato il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Le rsu di tutto il gruppo Ast esprimono oggi solidarietà e vicinanza a Maurelli, invitandolo “a sospendere la protesta quanto prima”.

VOLANTINAGGIO Oggi, come annunciato, sono inoltre cominciate le iniziative di volantinaggio organizzate da rsu e segreterie dei metalmeccanici davanti ai centri commerciali per sensibilizzare i cittadini sulla vertenza. Si sono verificate alcune incomprensioni: in alcuni casi i manifestanti non sono stati accettati all’interno dei locali commerciali. La mobilitazione continuerà comunque nei prossimi giorni ed è prevista anche, sabato e domenica, alla cascata delle Marmore e a Carsulae. Per l’occasione, anche i lavoratori delle cooperative sociali Actl, Alis e delle altre consociate hanno assicurato il loro appoggio.

PD PROVINCIALE E COMUNALE La segreteria provinciale e quella comunale del Pd auspicano in una nota “che tutta la città si stringa a sostegno dei lavoratori coinvolti nella vicenda Ast” poiché “non si può rimanere indifferenti. Se Terni dovesse perdere la sua attuale capacità produttiva e la possibilità di costruire uno sviluppo più avanzato, sostenibile, ad alta tecnologia nessuno potrà più sognare una qualità della vita ed un livello di benessere diffuso non solo per il nostro territorio, ma per l’intera Regione”.

Proseguono le segreterie del Pd: “Non sono solo in gioco la nostra storia ed il nostro orgoglio, ma le nostre speranze. La nostra fame di futuro. Siamo e saremo una comunità solida e solidale che ritrova se stessa, oggi più che mai, nei valori della dignità del lavoro, dell’impegno e della partecipazione. Una comunità del lavoro appunto che alimenta lo spirito fondativo del partito democratico. Il Pd ternano e provinciale – conclude la nota – mettono a disposizione i propri circoli e le proprie strutture a supporto di qualsiasi iniziativa dei lavoratori”.

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE Il deputato di Sel Giorgio Airaudo e il senatore di Sel Antonio Placido, hanno depositato un’interrogazione a risposta immediata in Commissione Lavoro, rivolta al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per conoscere “quali iniziative il ministro del lavoro ha intrapreso o intenda intraprendere al fine di scongiurare la perdita di posti di lavoro diretti e nell’indotto presso la AST di Terni”.

Nella stessa interrogazione si rimarca che “l’amministratore delegato avrebbe accolto la richiesta del ministro di sospendere nel frattempo gli atti unilaterali riguardanti la contrattazione aziendale e l’annunciata procedura di mobilità: è un fatto positivo e un primo risultato della straordinaria mobilitazione messa in atto dai lavoratori e dai sindacati in questi giorni. Un atto necessario, ma di per sé non sufficiente ad offrire le necessarie garanzie per il futuro di Ast”.

“La delicatezza che ha assunto la vicenda sia per la sua strategicità produttiva che per l’impatto occupazionale, ma anche per le vicende di ordine pubblico e di ricaduta sociale che si stanno realizzando, richiedono che dopo il primo intervento tampone del Ministro dello sviluppo economico, si realizzi un’azione più incisiva e complessiva del Governo tesa a rimuovere le posizioni oltranziste messe in campo dall’azienda e a operare ogni sforzo per scongiurare i licenziamenti. In particolare è necessario che tale azione coinvolga direttamente il ministro del lavoro,a partire dalla sua partecipazione al tavolo di confronto fissato per il 4 settembre”.

All’interrogazione dei due esponenti di Sel sarà data risposta nel question-time di domani in Commissione lavoro.

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