Ast, incidente sul lavoro: titolare ditta esterna decapitato da macchinario mosso dal figlio

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acciaieria Terni AstQuesta mattina all’interno del Centro di finitura della Tk-Ast, a vocabolo Sabbione, si è verificato un tragico incidente sul lavoro in cui è morto il titolare di una ditta esterna. Una tragedia enorme, resa ancora più dolorosa dal fatto che a togliere la vita al lavoratore potrebbe essere stato un errore del figlio. La vittima è Enrico Pezzanera di 62 anni.

Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, l’uomo, insieme al figlio, stava svolgendo dei lavori di movimentazione di materiali ferrosi per conto di una ditta esterna addetta allo stoccaggio. Il giovane era alla guida di un macchinario (così detto “ragno”) che, per cause in corso di accertamento, avrebbe improvvisamente colpito con uno dei suoi bracci metallici il padre che si trovava a terra: il braccio metallico ha schiacciato l’uomo contro un muretto e lo ha decapitato.

LA VITTIMA Enrico Pezzanera operava all’Ast da molti anni. Il suo lavoro consisteva nel selezionare scarti di produzione e trasportarli agli stabilimenti di viale Brin.

IL FIGLIO Il figlio della vittima, un 25enne, è sotto choc ed i carabinieri che stanno indagando sull’episodio non l’hanno ancora potuto ascoltare. Sul posto, oltre ai militari, anche il sostituto procuratore Camilla Coraggio.

SCIOPERO AST Per l’intera Ast e le ditte terze i sindacati hanno proclamato sciopero per tutta la giornata. L’astensione dal lavoro, che garantirà comunque la messa in sicurezza degli impianti, comprenderà anche i lavoratori del turno di notte. L’attività produttiva riprenderà quindi alle 6 di domani. In una nota Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl esprimono “massima solidarietà e vicinanza alla famiglia coinvolta” e ribadiscono che “i temi della salute e sicurezza dei lavoratori non possono essere di secondaria importanza all’interno del mondo del lavoro”. Per i sindacati l’attenzione “deve essere intensificata nel sistema degli appalti, attraverso regole e protocolli definiti, soprattutto oggi in una fase di difficoltà in cui il gruppo Ast si trova”.

MINUTO DI SILENZIO Il consiglio regionale, su richiesta del presidente Eros Brega, ha osservato un minuto di silenzio in memoria del lavoratore morto questa mattina.

CGIL “L’ennesimo incidente sul lavoro, verificatosi in Ast questa mattina costituisce un grave atto nel sistema del lavoro industriale ternano. E’ quanto scrive in un comunicato la Cgil che “esprime le più sentite condoglianze alla famiglia Pezzanera. L’incidente, da capire nella sua dinamica, non ci esime dall’esprimere una preoccupata e ferma condanna sul come vengono gestite le relazioni in questi ultimi tempi nel sito Ast”.

“La Cgil – prosegue il comunicato – da tempo chiede la definizione di un protocollo sugli appalti che regoli i rapporti e che definisca pratiche operative, qualità nelle prestazioni e adeguati strumenti di sorveglianza e di tutela. Anche in questa tragica vicenda, la Cgil ribadisce la contrarietà alla pratica del massimo ribasso che penalizza sicurezza e qualità. La Cgil denuncia da tempo l’uso di contratti di lavoro precari e non rispondenti alle reali caratteristiche delle prestazioni richieste. In questo tragico contesto annunciare, come fatto, tagli ulteriori alla spesa che potrebbero ricadere anche sulla sicurezza, appaiono irresponsabili e lesivi della dignità di chi lavora. Per solidarietà alla famiglia Pezzanera – conclude il sindacato – l’odierno direttivo della Camera del Lavoro di Terni è stato interrotto”.

MARINI Commenta così la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini:”Ogni incidente mortale sul lavoro segna purtroppo la sconfitta di tutti. In questo momento vorrei esprimere innanzitutto il mio personale e profondo cordoglio, e quello di tutta la giunta regionale, alla famiglia di questo lavoratore. Auspico, inoltre, che vi sia da parte di tutti, ciascuno per le sue competenze, il massimo impegno nell’osservanza di ogni misura possibile per garantire la sicurezza dei lavoratori”.

DI GIROLAMO Appena appresa la notizia del drammatico incidente sul lavoro, il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo si è recato allo stabilimento e quindi nell’abitazione della vittima per far visita alla famiglia. Dichiara Di Girolamo: “La sicurezza sul lavoro è un tema centrale che non può essere messo in discussione in qualunque fase di un’azienda. Il rispetto della vita dei lavoratori che a vario titolo operano all’interno dello stabilimento viene sopra ad ogni altra considerazione di tipo produttivo od economico. Esprimo vicinanza ai colleghi di lavoro, alle rappresentanze sindacali che ho anche avuto modo di incontrare davanti ai cancelli della fabbrica”.

Prosegue il sindaco: “Viviamo un momento di grande apprensione per le dinamiche della produzione e lavorazione dell’acciaio a Terni. Notizie di episodi gravi come quella di oggi rendono il clima ancora più pesante e triste, ma dobbiamo trovare sempre la forza di reagire, di continuare ad operare per un futuro costruito sul lavoro, sulle capacità produttive di questa città che sono di primaria importanza e che purtroppo vedono anche tributi di vite umane, come quello di oggi e come quello avvenuto pochi giorni orsono a Collepaese. Terni paga un prezzo alto sul fronte della lavoro ed è anche per onorare questi lavoratori che sono venuti così tragicamente a mancare che dobbiamo andare avanti nella nostra vocazione industriale e produttiva”.

Per quanto riguarda la visita alla famiglia della vittima: “Ho voluto esprimere tutta la vicinanza della città e dell’Amministrazione Comunale. Un abbraccio sentito alla vedova, alla figlia, e al figlio rimasto coinvolto nel tragico incidente, affinché possano trovare la forza per affrontare questa perdita così rilevante e garantire inoltre un futuro alla azienda che era motivo di orgoglio per un artigiano profondamente dedito al lavoro, quale era Enrico Pezzanera”.

MANAGEMENT AST “Il management e tutto il personale di Ast, profondamente colpiti per l’accaduto, esprimono il proprio cordoglio e la vicinanza alla famiglia in questo momento di dolore”: è quanto si legge in una nota diffusa dall’azienda di Terni. Secondo quanto riferisce la stessa Ast l’uomo stava svolgendo “le consuete operazioni di evacuazione degli sfridi in laminazione”.

PRC TERNI Il Partito della rifondazione comunista di Terni commenta: “In pochi giorni a Terni si sono consumate due tragedie sul lavoro. Esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra solidarietà alla famiglia di Enrico Pezzanera e alla famiglia di Giorgio Piersanti, ennesime morti bianche che testimoniano l’insostenibilità delle condizioni di lavoro nel nostro Paese.

Il fatto che entrambe le vittime fossero titolari delle rispettive ditte testimonia il livello a cui è giunta, nel nostro Paese, la precarizzazione delle condizioni lavorative. Non siamo infatti di fronte a fatalità. La demolizione sistematica delle norme a tutela del lavoro, a partire da quelle sulla sicurezza, la concorrenza al ribasso vigente nel libero mercato, spacciata per competitività dall’ideologia neoliberista, la ricattabilità a cui sono sottoposti quanti devono lavorare per vivere, sono le cause di questi drammi sociali ed umani. Solo l’affermazione del primato dei diritti e della dignità dell’individuo sulla ricerca del profitto può prevenire il ripetersi di tali tragedie, primato che chiama in causa quanti si battono a difesa del mondo del lavoro e della nostra Costituzione contro la speculazione imperante sulle vite dei lavoratori e delle loro famiglie.

Esprimiamo infine il nostro sostegno alla richiesta della Cgil di definire un protocollo specifico sugli appalti in Ast e alle iniziative di mobilitazione già indette. Gli strumenti finora adottati, dal protocollo per la sicurezza in Ast dello scorso aprile ai programmi di formazione per gli studenti delle medie superiori, necessitano non solo di essere rafforzati, ma soprattutto di essere inseriti in una riflessione più ampia e aperta alla popolazione sull’azione delle autorità competenti in tutto il territorio, in particolare rispetto a tutte quelle attività lavorative, svolte su commissione o appalto, dove maggiori sono i rischi e minori le tutele. È ora di gettare piena luce sulle troppe zone grigie del mercato del lavoro e di contrastare attivamente gli effetti delle politiche nazionali, dando poteri e risorse a chi può e deve prevenire il ripetersi di simili tragedie”.

POLLI Il presidente della Provincia di Terni Feliciano Polli esprime a nome personale e della giunta il proprio cordoglio alla famiglia del titolare della ditta esterna deceduto stamattina al centro finitura dell’Ast: “E’ una tragedia che va ad aggiungersi a quella di due giorni fa in Valnerina e per la quale ugualmente esprimo vicinanza e cordoglio ai famigliari. Sono due drammi che ripropongono l’esigenza di affrontare con rinnovata determinazione i temi della sicurezza sui posti di lavoro, mettendo in campo un’azione ancora più qualificata e diffusa per far crescere ulteriormente la sensibilità e la cultura della sicurezza e tutelare chi lavora ogni giorno”.

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  • Pierluigi Rainone

    L’ennesimo incidente sul lavoro all’Ast; questo è il lato b della siderurgia che tutti coloro che esaltano la vocazione industriale di Terni dimenticano di ricordare visto la catena di morti e di feriti che si trascina dietro.
    La grande industria rappresenta, da sempre, uno dei luoghi di lavoro più pericolosi ed insalubri ma viene da sempre esaltata dai comunisti marxisti da un lato e dai capitalisti liberali dall’altro perché in fin dei conti sono due facce della stessa medaglia.
    La precarietà del lavoro, la totale mancanza di regole in tema di appalti fa il resto; è arrivato il momento di rompere la retorica industrialista che ha devastato la nostra società imponendo a tutte le persone i ritmi infernali della fabbrica.
    Occorre riconciliare il lavoro con l’ambiente e prima di tutto occorre superare la nocività del capitale.