Un milione di euro di risarcimento. E’ quanto chiesto dalla madre in sede processuale, costituitasi parte civile, che vede coinvolte le sue due bambine vittime nel 2008 di violenze sessuali da parte di un amico paterno.
L’uomo, un 48enne originario di Terni, avrebbe “compiuto atti sessuali, toccando e facendosi toccare le parti intime”, con la complicità del padre delle due piccole vittime, che all’epoca dei fatti avevano 8 e 10 anni. Violenze che, inoltre, si sarebbero consumate tra le mura della casa del padre. Dopo la scoperta degli episodi, le denunce e le indagini, nel 2011 è arrivata una prima condanna: il padre delle due bambine è stato condannato a quattro anni di reclusione attraverso il rito abbreviato. Un altro processo, intanto, è proseguito per accertare le accuse mosse nei confronti dell’imputato principale, il 48enne amico del padre. Ieri mattina sono stati ascoltati tre testimoni: due maestre e la madre delle bambine.
Proprio la madre, attraverso il suo avvocato Francesca Abbati, ha avanzato la richiesta di risarcimento nella somma di un milione di euro per danni psicologici e fisici subiti dalle figlie in seguito alle violenze dell’uomo. Il legale della parte civile ha motivato l’ingente richiesta di risarcimento, come riferisce il Corriere dell’Umbria, con il fatto che le due vittime hanno subito “danni psicofisici” insieme ad “una costante paura che le accompagna e che le rende diffidenti anche nei confronti dei coetanei. Tutto ciò accanto all’esigenza di un’assistenza psicologica anche nell’età adulta”. Dopo aver sentito i testimoni e aver effettuato l’esame dei testi i giudici hanno aggiornato l’udienza al prossimo 14 maggio.