Uno scontro di gioco durissimo: un giovane calciatore batte violentemente la testa contro il portiere avversario, cade a terra, si rialza per qualche secondo quindi si accascia a terra perdendo completamente i sensi. Sale la preoccupazione dei presenti che chiamano i soccorsi: l’ambulanza arriva prontamente ma si deve fermare fuori dal campo: non riesce ad entrare a causa del cancello d’ingresso troppo basso, ritardando così le cure e la corsa verso l’ospedale.
Una vicenda che per alcuni particolari può ricordare quella ben più tragica del calciatore del Livorno, Piermario Morosini. In quel caso l’ingresso dell’ambulanza al campo fu ostruito da una vettura della polizia municipale, qui invece dalla presenza di un cancello non idoneo all’ingresso di mezzi di soccorso. Sappiamo tutti com’è finita la vicenda del povero giocatore amaranto; in questo caso per fortuna non si è verificata alcuna tragedia con il ragazzo ternano che è stato condotto all’interno dell’ambulanza dai compagni di squadra insieme agli avversari ed è stato trasportato in ospedale dove gli sono state effettuate tutte le cure del caso.
Teatro della vicenda è stata la partita giocata lunedì sera tra la squadra dell’Edilservice e quella dell’Amr San Valentino al campo del Terra Umbra, valevole per il campionato amatoriale Arci. Intorno alle 21,30 l’incidente capitato a Mirko (questo il nome del ragazzo rimasto ferito). Solo grazie agli altri calciatori che lo hanno caricato a braccio trasportandolo fino all’ambulanza, ha potuto ricevere soccorso e cure necessarie. Fortunatamente il giovane dopo qualche ora si è ripreso e se la caverà dovendo solamente attenersi a qualche giorno di riposo assoluto. Tutto è andato per il meglio ma, se la ferita fosse stata più grave, i minuti persi a causa del cancello sarebbero potuti costare una giovane vita umana.