Centrale biomasse Arrone, il 15 manifestazione di protesta del comitato ”Salviamo la Valnerina”

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locandina-comitato-salviamo-la-valnerinaUna manifestazione per richiamare l’attenzione della comunità e delle istituzioni ternane, per contestare la costruzione della nuova centrale a biomasse ad Arrone: è in programma venerdì 15 marzo a Terni. Il comitato per la tutela dell’ambiente e della salute del Comune di Arrone “Salviamo la Valnerina” attuerà questa manifestazione pacifica, dalle ore 10, partendo da piazza Europa e attraversando tutte le vie principali del centro di Terni, fino a terminare la lunga marcia con un presidio sotto Palazzo Bazzani, dov’è situata la Provincia di Terni, l’ente che ha dato l’autorizzazione alla Espandy S.p.A. di poter realizzare la centrale.

“La manifestazione – dichiara il comitato attraverso un comunicato – è stata organizzata per ribadire il nostro completo rifiuto nei confronti di un progetto che appare di dubbia compatibilità con il territorio della Valnerina, in particolare con quello del Comune di Arrone, socio del club dei ‘Borghi più belli d’Italia’. Come si legge sulla prefazione del sito del club redatta dal presidente Primi, per essere ammessi occorre infatti corrispondere ad una serie di requisiti di carattere strutturale, come l’armonia architettonica del tessuto urbano e la qualità del patrimonio edilizio pubblico e privato, e di carattere generale che attengono alla vivibilità del borgo in termini di attività e di servizi al cittadino. Occorre inoltre impegnarsi per migliorare continuamente tali requisiti in quanto l’ingresso nel Club non ne garantisce la permanenza se non viene riscontrata una volontà, attraverso azioni concrete, di accrescerne le qualità. Ma non solo, si ricorda che il club non propone dei Paradisi in Terra, ma vuole che le sempre più numerose persone che ritornano a vivere nei piccoli centri storici e i visitatori che sono interessati a conoscerli possano trovare quelle atmosfere quegli odori e quei sapori che fanno diventare la tipicità un modello di vita che vale la pena di ‘gustare’ con tutti i sensi”.

Secondo il comitato, tutte le peculiarità che permettano ad un paese di essere inserito nella speciale classifica come quella dei Borghi più belli d’Italia, con la costruzione della nuova centrale, andrebbero perduti. “Quegli odori e quei sapori – continua il comunicato – che Arrone ed il circondario rischiano di perdere. Ci domandiamo come sia possibile conciliare la presenza di un impianto che produce emissioni inquinanti con una zona circostante a vocazione ambientale e turistica nota in tutto il mondo; ci chiediamo quali siano le reali necessità di questa centrale elettrica. Ci chiediamo se questo impianto sia incluso in un coordinato piano di sviluppo energetico provinciale o regionale, visto che ad oggi non ne siamo a conoscenza; la Provincia e la Regione hanno reale necessità di un numero sempre crescente di centrali elettriche? Il nostro timore è che venga data attuazione ad un eventuale scongiurato “abusivismo energetico” nel quale le amministrazioni pubbliche sono succubi delle grandi multinazionali che, investendo ingenti capitali in un territorio non adeguatamente tutelato, finiscono col badare esclusivamente al proprio tornaconto a discapito dei fondamentali beni comuni”.

Nella giornata di domani, al termine della manifestazione, il comitato si attende delle risposte chiare e precise da parte delle istituzioni. “Ci chiediamo, infine, quali siano i reali rischi per la salute e l’ambiente e quali procedure siano state adottate per verificare le caratteristiche e l’affidabilità delle società che intendono investire nel nostro territorio. Le risposte alle nostre domande dovranno essere fornite, innanzitutto, dagli enti e le amministrazioni che hanno autorizzato la realizzazione di una centrale elettrica ad olio vegetale. Sappiate, sin da ora, che il comitato vigilerà attentamente sul prosieguo delle attività di costruzione ed esercizio dell’impianto e ritiene che per nessuna ragione possa essere messa a repentaglio la salute dei cittadini e la qualità ambientale del nostro territorio!”.

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