Si avvicina il giorno della cessione delle acciaierie di Terni, prevista entro il mese di maggio. Oggi il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, in occasione dell’inaugurazione del Salone dell’acciaio ‘Made in Steel’ in corso a Milano fino al 5 aprile, è intervenuto augurandosi che ad acquistare gli impianti di viale Brin sia una cordata europea, riferendosi quindi indirettamente alla joint venture formata da Aperam, Arvedi e Marcegaglia. Gli altri potenziali acquirenti sono invece due fondi di investimento privati (tra cui One Equity Partners di Jp Morgan) e il gruppo cinese Tsingshan.
“Intendo utilizzare tutti i poteri che ho e tutta la forza politica della Commissione europea per cercare di dare risposte concrete al settore dell’acciaio che considero fondamentale per l’Europa” ha affermato Tajani aggiungendo che “bisogna dare anche all’Italia un segnale di forte attenzione”. Il nostro Paese, ha ricordato il vicepresidente della Commissione Ue, “dopo la Germania, è il secondo produttore di acciaio”. Per questo “sto seguendo con grande cura la vicenda dell’Ilva e mi auguro che la sentenza prossima ventura della Corte sia positiva. Così come mi auguro che si concluda con l’acquisto da parte di una cordata europea delle acciaierie di Terni, per poter rilanciare questi due siti così importanti per l’economia italiana ed europea”.
Ricordando che “l’acciaio è stato lo strumento attorno al quale è nata l’Europa”, Tajani ha sottolineato la crisi che ha colpito il comparto precisando che ora “ci sono tanti problemi legati all’acciaio ma noi siamo in azione già da parecchi mesi. Abbiamo dato vita a un gruppo di alto livello per preparare una strategia, un vero e proprio piano d’azione per l’acciaio che verrà presentato alla Commissione europea il 5 giugno”.