Un week-end di grandi soddisfazioni, lo scorso 24-26, per il Circolo Scherma Terni, dato che “Il gigante e il bambino” hanno ottenuto entrambi l’oro. Il primo successo arriva nel “Gran Premio Giovanissimi” di Ariccia (Lazio-Campania-Abruzzo-Marche-Umbria), prima prova interregionale, grazie alla vittoria di Giuseppe Catapano che ha conquistato l’oro nella sciabola, mentre suo fratello Edoardo è arrivato settimo. Insieme a loro, nella prova romana, hanno gareggiato altri 40 atleti del Circolo ternano.
Sempre per la sciabola è argento per Filippo Gulli e 8° Niccolò Moriconi (categoria giovanissimi); 8° posto anche Miren Guarino (allieve), prima delle umbre. Per il fioretto e la spada da segnalare il 6° posto per Nicla Capaldi (fioretto femminile bambine), l’8° di Riccardo Andreucci (fioretto maschile giovanissimi) e il 7° di Penelope Serantoni (spada femminile bambine). A tutti e tre il primato degli atleti umbri. A Debrecen (Ungheria), nei Mondiali Master, il grande atleta del Circolo Francesco Tiberi, cinquantadue anni di tesseramento, porta Terni nel sestetto azzurro che si laurea Campione del mondo, nella gara a squadre di fioretto maschile. Una battaglia all’ultima stoccata contro la Germania, battuta per 25-24 dopo aver superato in semifinale la Russia per 20-15.
Sono cinquanta gli anni di differenza che separano “il bambino” Giuseppe Catapano (classe 2004), oro sciabola maschietti e dieci anni appena compiuti, e “il gigante” Francesco Tiberi (classe 1954), oro fioretto master e sessant’anni in questi giorni. Grande gioia da parte di Giuseppe, dato che quello ottenuto è il primo oro di una carriera schermistica tutta da costruire, mentre per Francesco l’ennesimo di una passione iniziata 52 anni fa, contrappuntata da una serie di successi in ambito nazionale e internazionale, di cui non ha mai fatto vanto. La vittoria, a soli 16 anni, dei Campionati Italiani Studenteschi lo porta dritto a Londra (1971) con la Nazionale Giovani. Non ancora ventenne è 5° ai Campionati Italiani Assoluti del 1973 e si laurea Campione Italiano Universitari nel 1976.
Anche la sua carriera da dirigente, iniziata appena ventunenne nel Comitato Regionale Umbro, prosegue nel Consiglio Nazionale della Federazione per dodici anni (1992-2004) di cui gli ultimi quattro nell’Uffico di Presidenza. E’ membro della delegazione ufficiale delle Olimpiadi di Atlanta (1996), Sidney (2000) e Atene (2004), nonché capo delegazione per i Campionati del Mondo di Seul (1999) e L’ Avana (2003). Oltre trent’anni dirigente al Circolo Scherma Terni, a lui il merito di aver portato nella nostra città i Campionati Europei Master (maggio 2013), con 1200 atleti da tutta Europa. Dopo la prestigiosa esperienza nella dirigenza Nazionale, Tiberi torna di nuovo a far parlare di sé come atleta master: bronzo individuale nel 2009 ai Campionati Europei di Balaton (Ungheria) e oro ai Campionati Europei a squadre: 2006, 2008 e 2010. L’ultimo oro è quello dei Campionati Mondiali di Debrecen.
Qual è, dunque, il filo rosso che unisce tutte le generazioni che sono passate qui, per il Circolo storico della città? “Attivo fin dagli anni Cinquanta e in particolare da quel memorabile 1969, quando proprio a Terni venne costruito uno dei 5 Palazzetti della Scherma italiani ancora oggi tra i più prestigiosi, per qualità di insegnamento, numeri e campioni. Un Circolo che conta oltre 250 iscritti (con la sala di Narni attiva da qualche anno, intitolata ad uno dei suoi maestri e personaggi di maggior rilievo, Carlo Carnevali, commissario tecnico della Nazionale di spada).Probabilmente uno stile di vita, un modo di essere e di trasmettere passione, tradizione schermistica di alta qualità e valori. Rispetto dell’avversario e delle regole in un clima sereno: lezioni, allenamenti anche duri da un lato e divertimento dall’altro”.
“Confidenze negli spogliatoi e competizione in pedana. Questi sono gli atleti del Circolo. Dai più piccoli ai più grandi. Tutti sulle stesse pedane. Spesso a turno, perché non bastano più. Un team compatto, di grande qualità, una dirigenza attenta, uno staff tecnico di primo livello e la considerazione per ciascuno dei propri allievi e per ogni piccolo progresso. E poi la scherma. Quella vera. La disciplina sportiva straordinaria, che allena corpo e mente e fa si che l’atleta di sessant’anni si prepari all’assalto con lo stesso entusiasmo dei più giovani e con l’esperienza che mette loro a disposizione. Al Circolo Scherma Terni è così tutti i giorni”.