Comitato No Inceneritori: ”La politica ha perso occasione di dimostrare propria utilità per bene comune”

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“La politica ha perso l’ennesima occasione di dimostrare la propria utilità per il bene comune” afferma lapidario in una nota il comitato No Inceneritori di Terni. L’ordine del giorno che impegnava la Circoscrizione Nord a un pronunciamento contrario all’incenerimento dei rifiuti e che aveva visto la partecipazione dei cittadini riuniti nel comitato No Inceneritori fin dalla fase di stesura, non è stato approvato (https://www.ternioggi.it/atto-contro-inceneritore-in-circoscrizione-tre-consiglieri-fanno-mancare-il-numero-legale). “Per una volta – afferma il comitato – la politica si era fatta portavoce delle istanze che vedono il comitato mobilitato da tempo e su cui l’interesse della cittadinanza è tangibile, come dimostrano iniziative quali la biciclettata e l’assemblea del Caos, dove persino il Sindaco si è impegnato al varo di un piano d’ambito per la gestione dei rifiuti che non preveda l’incenerimento”.

“Purtroppo– continuano – siamo stati subito costretti a ricrederci, e nel peggiore dei modi. L’ordine del giorno contro l’incenerimento è stato dapprima posto come ultimo punto della discussione, e poi non approvato per mancanza del numero legale grazie a tre consiglieri del Pd (Tagliaventi, Poddi, Grisanti) che hanno pensato bene di avere cose ben più importanti da fare piuttosto che difendere la salute degli abitanti della Circoscrizione Nord, il territorio che, dati alla mano, risente maggiormente delle emissioni degli inceneritori. E con delle giustificazioni alquanto discutibili hanno di fatto affossato un ordine del giorno importante e partecipato”.

A breve si conoscerà anche l’esito della votazione sul Piano d’ambito per la gestione dei rifiuti e su questo il comitato afferma che “considerando le preoccupanti dichiarazioni del Ministro dell’Ambiente volte a facilitare l’incenerimento dei rifiuti nei cementifici, il nuovo piano d’ambito probabilmente escluderà l’incenerimento dei rifiuti solidi urbani. Segnale senz’altro positivo – continua la nota – ma non sufficiente, poiché l’inceneritore brucerebbe comunque pulper, cioè gli scarti della lavorazione della carta contenenti plastiche, metalli e altre sostanze dannose, per giunta proveniente da fuori regione”. L’unica soluzione per evitare l’incenerimento e la discarica tutelando la salute dei cittadini, secondo il comitato No Inceneritori è “l’incremento della raccolta differenziata porta a porta, attualmente gestita come peggio non si potrebbe, e l’adesione alla strategia Rifiuti Zero, come ormai stanno facendo decine di comuni italiani, grandi medi e piccoli, in modo da impedire la riaccensione dell’impianto Terni Ena e la ripresa dell’incenerimento”.

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