Dipendenza da alcol e guida in stato d’ebrezza: centinaia al Sert per disintossicarsi

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Il sabato, si sa, è il giorno della settimana in cui la maggior parte delle persone si dedica allo svago e al divertimento. Spesso, tra una cena con gli amici, un giro per locali del centro e qualche ora in discoteca, si tende ad alzare il gomito. Chi guida non dovrebbe bere alcol ma purtroppo non è sempre così. Per cercare di porre un argine alle stragi del sabato sera, spesso causate da ubriachi alla guida, i controlli delle forze dell’ordine sono in aumento. Così, ultimamente all’uscita dalla discoteca o di ritorno a casa, molte persone vengono fermate e sottoposte all’etilometro da polizia e carabinieri. Per chi non ha bevuto non c’è nessun problema mentre per chi ha alzato il gomito si prospetta un ritorno a casa a piedi e senza patente.

Infatti, con l’inasprimento delle sanzioni per violazioni del codice stradale, il sabato sera è ormai caratterizzato da un elevato numero di patenti ritirate. Per chi viene colto in flagrante non ci sono solo le sanzioni amministrative e penali, con il ritiro immediato della patente, ma anche un percorso lungo e dispendioso per poter tornare alla guida, fatto di colloqui ed esami. Nel 2011, all’unità operativa alcologica del Sert, sono passate 483 persone: 102 sono i nuovi utenti che hanno preso parte ai colloqui informativi mentre 381, le valutazioni specialistiche effettuate, una sorta di esame finale fatto di colloqui con psicologi e visite mediche.

Oggi l’attività dedicata alla riabilitazione alla guida impegna buona parte del tempo dell’equipe dell’alcologia del Sert anche se, l’attività principale del centro, è il recupero dei veri dipendenti dell’alcool. In questo caso sono stati 157 gli utenti complessivi dove sono compresi 35 nuovi ingressi. “L’allarme dell’uso dell’alcol tra i ragazzi c’è – ha spiega la dottoressa Paola Babocci al Giornale dell’Umbria – ma il problema è che non viene avvertito dalle famiglie, non c’è la percezione del rischio che si può correre iniziando da qualche sbronza e quindi è molto raro che ci vengano segnalati minori. Al contrario di quanto possano far pensare i luoghi comuni, l’identikit degli utenti al servizio non corrisponde a giovanissimi, ma a persone di un’età compresa tra i 30 e i 50 anni, per la maggior parte uomini. Il problema quindi è che sono i stessi genitori a  continuare a bere”. Per quanto riguarda i tassi alcolemici per i quali vengono ritirate le patenti “o sono bassissimi o altissimi”, commenta la dottoressa, “mentre i percorsi si concludono quasi sempre con successo e la recidiva non è altissima rispetto a qualche anno fa”.

In merito all’aumento delle richieste di consulenza, presso il “Santa Maria”, da parte di medici di base e reparti specialistici, dovrebbe essere firmato un protocollo tra Asl e azienda ospedaliera per promuovere maggiore collaborazione. Infine il Sert ha iniziato una collaborazione con le scuole medie inferiore per informare i giovanissimi sul rischi d’abuso di alcol.

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