Galleria Tescino, Italia Nostra: ”Provincia ordini ad Ast il trattamento del percolato”

0

galleria TescinoItalia Nostra e WWF non mollano e chiedono alle istituzioni di intervenire immediatamente per porre rimedio alla grave situazione che riguarda la galleria Tescino sulla Terni-Rieti, da mesi interessata da infiltrazioni di acque contaminate provenienti dalla sovrastante discarica Ast. Oggi le due associazioni chiedono al presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, di utilizzare i propri poteri per ordinare a Tk-Ast di realizzare un impianto per il trattamento del percolato così da renderlo privo di sostanze inquinanti e facilmente smaltibile.

Andrea Liberati di Italia Nostra Terni e Giuseppe Rinaldi di WWF Umbria non si fermano a questa richiesta ma vanno ben oltre indicando l’urgente necessità di un eco-risanamento dell’intera città di Terni.

Il comunicato congiunto di Italia Nostra Terni e WWF Umbria:

“Sulla questione dello smaltimento del percolato che, dalla discarica, precipita nella galleria stradale ‘Tescino’, non si può proseguire in un’infinita emergenza. E’ giunto il momento che il presidente della Provincia di Terni utilizzi i propri poteri sostitutivi e ordini alle Acciaierie di provvedere con urgenza, evitando per il futuro che il percolato finisca sic et simpliciter nel sistema Dorr-Oliver, imponendo invece la realizzazione di un impianto di pre-trattamento in loco, così come sollecitato dall’Arpa e dalla Provincia stessa al fine di consentire la migliore neutralizzazione degli inquinanti contenuti in quelle acque e conformemente ai più opportuni approfondimenti tecnici.

Non si può proseguire in una molteplicità di emergenze: è illogico disgiungere i lavori ormai imminenti di impermeabilizzazione del tunnel dall’immediata e migliore risoluzione della vicenda del percolato. Su questo, l’indicazione più appropriata non può che essere quella indicata più volte da Arpa e Provincia di Terni, da ultimo in Conferenza di Servizi presso il Ministero dell’Ambiente: le Acciaierie debbono immediatamente conformarvisi, senza ulteriori indugi.

Stupefacente pertanto il contegno avverso assunto su tale tema dall’azienda: ne spieghino pubblicamente i motivi. I ternani pretendono massima chiarezza e non assordanti silenzi, a maggior ragione considerando – è il caso di dire – le montagne di problemi esistenti, a iniziare proprio dai milioni e milioni di metri cubi di scorie velenose che, da enormi discariche a cielo aperto, minacciano la Conca non solo dall’alto, proseguendo per le emissioni pesantissime che conosciamo, con interi quartieri sotto scacco dell’inquinamento, suoli fortemente contaminati, improbabili ‘nevicate’ in tutte le stagioni –a proposito, chissà quale origine aveva quella giallognola di ieri?- nell’attesa che qualcuno chiarisca lo ‘stato di salute’ di coltivazioni e allevamenti fuori e dentro il SIN ‘Terni-Papigno’.

Occorre un urgente eco-risanamento della Conca, nel concorso di aiuti statali ed europei che le Istituzioni pubbliche devono mostrare di saper attivare: ecco perché non possiamo perdere tempo prezioso dietro un impianto di pre-trattamento che va soltanto doverosamente realizzato, facendo ognuno semplicemente la sua parte per alleviare le tante ferite ambientali della città”.

CONDIVIDI