Corrispondenza, amicizia e solidarietà tra bambini ternani e indiani. Le classi prime e seconde della scuola secondaria “P. Manassei” dell’istituto comprensivo “G. Oberdan” e l’Associazione “Per un sorriso Monica De Carlo”, hanno raggiunto un accordo per avviare un gemellaggio con la scuola “Little Flowe”, nel villaggio di Reddipalayam, e con la scuola “Holy Family” di Alanthalai, tutte e due situate nel Tamil Nadu , nell’India del sud.
La scuola Little Flower, frequentata da bambine e bambini Dalit – appartenenti cioè ad una casta inferiore – si trova in una zona rurale nel nord di quello Stato mentre la scuola di Alanthalai, costruita grazie all’impegno dell’associazione, è uno dei tanti progetti realizzati dalla “Monica De Carlo” nei villaggi costieri a suo tempo colpiti dallo tsunami.
“Il gemellaggio – spiega la stessa associazione – rappresenta uno strumento di cooperazione e di educazione che favorisce l’interscambio delle conoscenze e delle esperienze con altri paesi del sud del Mondo in un periodo in cui l’interculturalità è ormai una realtà e una fonte di arricchimento soprattutto per i giovani. Infine, oltre a rappresentare un’importante esperienza di gruppo, volta ad incentivare nei ragazzi lo sviluppo di una coscienza critica e l’assunzione di comportamenti solidali e responsabili, è anche uno strumento innovativo che permette la conoscenza reciproca di mondi e culture diverse dalla propria e di realizzare qualcosa di concreto sostenendo, ove possibile, una classe in un paese in via di sviluppo”.
“E’ opportuno sottolineare – dice Giovanna Proietti, presidente dell’associazione Per un sorriso Monica De Carlo – la sensibilità dimostrata dai ragazzi delle classi coinvolte e la disponibilità del dirigente scolastico e degli insegnanti che, aderendo alla iniziativa dell’associazione, hanno scelto per i ragazzi una modalità educativa nuova, concreta e stimolante. Gli alunni delle classi, sia ternane che indiane, potranno inizialmente scambiarsi foto e lettere per raccontare le tradizioni tipiche del loro paese, descrivere il loro mondo, realizzare disegni o piccoli lavori ed avviare un concreto percorso di amicizia. Potranno anche comunicare tra loro, logicamente in lingua inglese, tramite gli strumenti informatici in dotazione alle scuole o all’Associazione (email, Facebook, web camera o più semplicemente tramite telefono)”.
E’ stato inoltre concordato di avviare un vero e proprio percorso di gemellaggio solidale, superando la prima fase di amicizia, consistente in un fattivo e concreto atto di solidarietà a favore dei ragazzi indiani, una forma di sostegno e condivisione con l’altro, vero e proprio strumento simbolico di solidarietà e sostegno a distanza. Ogni classe infatti avrà a disposizione un piccolo salvadanaio, gestito in piena autonomia dai ragazzi, nel quale ognuno nel rispetto della privacy e delle proprie disponibilità, potrà versare una piccola somma. Il salvadanaio sarà aperto periodicamente dagli stessi studenti che utilizzeranno i soldi raccolti per acquistare materiale didattico che sarà consegnato da rappresentanti dell’associazione ai loro amici lontani. Gli studenti della Oberdan riceveranno foto e video dell’avvenuta consegna diventando attori di un concreto progetto di solidarietà.