Si è ritrovato circondato da indistinta vegetazione, senza punti di riferimento e senza conoscere la via del ritorno. Quando un giovane narnese ha capito di essersi perso nel bosco, il sole cominciava già a tramontare e la batteria del cellulare era quasi scarica. La situazione angosciante si è trasformata in un pauroso thriller quando il ragazzo ha visto avvicinarsi un lupo e lo ha sentito ringhiare. Temendo di diventare una preda si è arrampicato su un albero e li è rimasto per diverse ore, fino a quando non è stato individuato e recuperato dai soccorsi. A raccontare a NarniNews la vicenda a lieto fine è lo stesso protagonista, un narnese di 24 anni.
Il giovane insieme alla sorella e al fidanzato di quest’ultima, anche loro narnesi rispettivamente di 23 e 25 anni, si erano recati lo scorso martedì pomeriggio nei boschi intorno a Calvi dell’Umbria alla ricerca di funghi. I tre, nel primo pomeriggio, sono giunti nella zona di Terra Rossa per poi dividersi: il 24enne da solo, la sorella e il fidanzato insieme. I problemi sono sopraggiunti al tramontare del sole quando i tre ragazzi, con il buio che man a mano incalzava, non riuscivano a trovare più la strada che li riconduceva all’auto. La giovane coppia, dopo aver girato in lungo e in largo per qualche ora è riuscita finalmente a ritrovare la strada per l’auto, mentre il 24enne narnese si trovava ancora disperso nei boschi.
La sorella e il suo fidanzato hanno avvertito subito i soccorsi e nell’attesa del loro arrivo comunicavano attraverso i cellulari con il fratello disperso. Nel frattempo sono arrivati carabinieri, vigili del fuoco, volontari della protezione civile che si sono messi subito alla ricerca del 24enne narnese supportati anche da un’unità cinofila. I soccorritori, circa una sessantina, hanno iniziato a battere i boschi di Calvi dell’Umbria supportati dalle indicazioni che dava il giovane al cellulare. Le batterie del dispositivo mobile si sono però scaricate ma il giovane era comunque riuscito a riferire alcuni dettagli del luogo in cui si trovava. Particolari che hanno permesso ad un cacciatore di cinghiali, unitosi anche lui alle ricerche in quanto molto esperto della zona, di farsi un’idea della zona.
Giunti sul luogo, intorno alla mezzanotte, hanno ritrovato il ragazzo narnese su albero, infreddolito e spaventato. Sceso, ha ringraziato prima i soccorritori e poi ha riferito di essersi rifugiato sull’albero perché aveva visto la sagoma di un lupo, che poi si è soffermata per diverso tempo sotto di lui, ringhiando di tanto in tanto.